venerdì 21 gennaio 2022

COVID-19 E MANCATO ISOLAMENTO FISICO DEL VIRUS SARS-COV-2: REATO DI FALSO IDEOLOGICO IN ATTO PUBBLICO?


Fra le varie argomentazioni che si possono portare nel colloquio informativo con il proprio medico di base (Medico di Medicina Generale) oppure presso il centro hub vaccinale sulla opportunità o meno di vaccinarsi contro la malattia COVID-19- oltre alle considerazioni connesse al proprio stato di salute - vi sono due questioni ineludibili

1) al momento non esiste alcuna evidenza documentale di isolamento fisico del virus SARS-CoV-2 che le Autorità sanitarie siano in grado di esibire su richiesta FOIA (Freedom of Information Act) di accesso civico generalizzato introdotto con il decreto legislativo n. 97 del 2016: infatti sinora le Autorità tacciono o sono evasive, così si evince da una recente richiesta FOIA di un legale del Foro di Udine nei confronti di un alto vertice sanitario; ciò significa che questo presunto agente patogeno opportunista è più virtuale che reale; 

2) i preparati "vaccini" - anche sieri genici - al limite, se e quando funzionano, sono concepiti per attenuare o prevenire i sintomi della presunta malattia COVID-19, non per arrestare la catena di contagio di questo presunto virus; è sufficiente leggere gli allegati tecnici dei farmaci profilattici usati come vaccini; nondimeno le normative vigenti italiane impongono di assoggettarsi - pena discriminazioni sociali e sanzioni amministrative pecuniarie - ad una profilassi vaccinale per prevenire la diffusione della infezione, cioè prevenire il contagio dell'agente patogeno infettivo denominato SARS-CoV-2.

I medicinali proposti presso i centri hub vaccinali come anti-Covid-19 non sono dunque coerenti con il proposito ed il contenuto della normativa vigente, vanificando di fatto anche ciò che ha mosso Governo e Legislatore nell'imporre trattamenti sanitari obbligatori e restrizioni delle libertà e diritti fondamentali.
Qualora non sia possibile avere tecnicamente medicinali di profilassi ("vaccini") capaci di arrestare la catena di questo presunto contagio, cioè capaci di arrestare la diffusione della infezione SARS-CoV-2, automaticamente decade dal punto di vista giuridico ogni necessità e cogenza di eventuale imposizione sanitaria, obbligatoria e discriminatoria, che un Governo od un Parlamento volesse attuare dal punto di vista normativo. In altre parole, ne discende che non è ammissibile né logica né si rende più necessaria alcuna imposizione diretta od indiretta - e nemmeno in via surretizia - di un trattamento sanitario profilattico ed obbligatorio nei confronti della sindrome COVID-19.
Si rileva inoltre che la discriminazione sociale lesiva della dignità umana è sempre e comunque un qualcosa che non è in accordo con la tutela dei diritti fondamentali dell'individuo, a prescindere da ogni valutazione di tipo medico-scientifico. 

Inoltre, non si può escludere che il numero dei cosiddetti contagiati che si registrano ogni giorno e si trasmettono nei bollettini sanitari, abbia più a che fare con i falsi positivi dovuti alle malattie respiratorie stagionali, i classici malanni di stagione - influenzali e simili - creduti oggi tutti COVID-19, sindrome similinfluenzale che è divenuta categoria FAGOCITANTE a causa della inaffidabilità dei test tamponi, che non hanno mai avuto gold standard di riferimento, e che pertanto alimentano una psicosi di massa.

Tutto ciò porta ad ipotizzare un possibile reato di falso ideologico in atto pubblico, perseguibile penalmente e compiuto a vario titolo e con diverse responsabilità da pubblici ufficiali e da incaricati di pubblico servizio. 

Luca Scantamburlo
22 gennaio 2022

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

IL MANCATO ISOLAMENTO FISICO DEL PRESUNTO VIRUS SARS-CoV-2:
ASSENZA DI EVIDENZE DOCUMENTALI


Premesso: anche se vi fosse un agente infettivo pandemico che causi una sindrome similinfluenzale - per altro a bassa letalità e bassissima mortalità, come la COVID-19 - il Governo e le Autorità non hanno alcun diritto di comprimere i diritti e le libertà fondamentali in modo assoluto e non rispettoso della dignità umana (lavoro, sport ed istruzione non possono essere oggetto di discriminazione sanitaria che minano la salute, la sopravvivenza e la dignità umana). Habeas corpus e rispetto della persona umana sono tutelati dall'ultimo comma art. 32 della Costituzione della Repubblica in combinato disposto con gli articoli 2-3-13-117 Cost. e dalla CDFUE (artt. 1-2-3-21-52), nel rispetto del principio di proporzionalità.
Detto questo, non si può escludere a priori che tutti o quasi i malanni di stagione siano confluiti nella sindrome similinfluenzale  Covid 19, sindrome diventata FAGOCITANTE nei confronti di chi aveva un test positivo (falso positivo) e sintomi analoghi o simili a quelli descritti per la Covid 19.
Siamo stati tutti ingannati? Interrogativo più che legittimo.
Anche ammesso che un novello coronavirus sia esistito, o si è estinto entro pochi mesi dal primo focolaio oppure semplicemente è variato così tante volte che si è mescolato agli altri ceppi virali corona (presenti in Europa da centinaia di anni) diventando endemico ed indistinguibile (da qui tanti falsi positivi).
Ma a tagliare la testa al toro è un documento dei CDC americani, i cosiddetti Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, in acronimo CDC)
A pagina 40 del documento intitolato "CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel  For Emergency Use Only" si  ammette candidamente di aver tarato i tamponi sul virus dell'influenza, non avendo quantità di virus SARS-CoV-2 sufficienti.
Il documento dei CDC americani è stato aggiornato al luglio 2021. Il virus non lo hanno mai avuto a disposizione sin dal 2020.
Ancora più sconcertante una dichiarazione pubblica dell'amministratore delegato della industria farmaceutica Pfizer-BioNTech : il CeO di Pfizer - il dr. Albert Bourla - intervistato dalla televisione americana (8 dicembre 2021, CNBC, "Squawk Box", intervista con Meg Tirrell)  ha ammesso che per fare i loro "vaccini" a RNA messaggero (sieri genici, e fra questi il Comirnaty, vaccino Anti-COVID-19) lavorano con uno pseudo-virus che ricostruiscono al computer nei loro laboratori e non usano il vero virus.

Luca Scantamburlo
22 gennaio 2022

Photo Credits
Primo Piano Del Microscopio, Pexels.com

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