giovedì 23 novembre 2017

SICUREZZA E VACCINI: TROUPE MEDIASET AL PALAZZO DELLA CONSULTA IN ROMA, REGISTRA TESTIMONIANZA DI UNA CITTADINA CHE COMUNICA LE NOTIZIE DI REATO AL VAGLIO DELLA MAGISTRATURA ROMANA

Il TGCOM24 serale trasmette alcuni secondi dell'intervista ad una madre coraggiosa, ma non le cruciali informazioni da lei date sulle indagini penali avviate a marzo 2017 dalla Procura di Udine sulla sicurezza dei vaccini. Perché? 

di Luca Scantamburlo


Forse a causa di una certa prudenza, motivata ad esempio dalla necessità di effettuare eventuali e doverosi riscontri sulla fonte della notizia citata nel titolo, e sulla sua credibilità, la redazione del telegiornale di Mediaset denominato TGCOM24 ha deciso per il momento di non dare la notizia di reato che un genitore - cittadina della provincia di Varese - ha fornito all'inviata di Mediaset presente al Palazzo della Consulta in Piazza del Quirinale in Roma, per assistere alla udienza pubblica della Corte Costituzionale riunitasi il 21 novembre 2017 per discutere il ricorso della Regione Veneto avverso il Decreto Legge 73/2017 ed avverso la sua conversione nella Legge 119/2017: la notizia trapelata nei corridoi a lavori sospesi, consiste nelle indagini preliminari sulla sicurezza dei vaccini e la loro vigilanza nella somministrazione, avviate a marzo 2017 dalla Procura della Repubblica di Udine e quasi subito trasmesse per competenza alla Procura della Repubblica di Roma, a seguito di un esposto depositato presso le autorità friulane. 

Durante una pausa lavori della Corte e verso ora di pranzo, nei corridoi del Palazzo della Consulta, l'inviata Mediaset - stando alla testimonianza di Donatella De Nardo di Varese - è questo il nome del genitore coscienzioso telefonicamente da me sentito prima che andasse in onda il Servizio del TGCOM24 - sarebbe tornata sui suoi passi su chiamata dell'interessata, ed avrebbe registrato audio e video delle informazioni fornite a voce dalla De Nardo, durante l'intervista filmata. Della cosa hanno assistito anche Antonella Piotti lì presente, attivista civile ed amica della De Nardo, ed una dozzina di genitori incuriositi anch'essi presenti fra il pubblico della udienza, che si sono soffermati ad ascoltare con estremo interesse le parole della cittadina varesotta, al microfono della troupe televisiva.

La mattina del giorno seguente la signora Donatella De Nardo ha fornito al sottoscritto al telefono - su mia richiesta - una puntuale descrizione della breve intervista concessa alla troupe televisiva il giorno precedente, ed infatti il racconto si è rivelato poi consistente con i pochi secondi trasmessi successivamente nel servizio andato in onda nel telegiornale del 22/11/2017, nel tardo pomeriggio, servizio intitolato "Vaccini, no della Consulta ai ricorsi del Veneto", a cura di Manuela Maddaoloni.

Servizio che - nondimeno - nel suo montaggio non include proprio le delicate ed importanti informazioni sulle indagini condotte dalla Magistratura inquirente sulla sicurezza dei vaccini, discusse dalla De Nardo con l'inviata Mediaset, la quale si era decisa ad intervistarla proprio per la rilevanza di quanto la De Nardo voleva rivelarle, come confermatomi da quest'ultima.
A questo proposito, Donatella De Nardo mi ha fatto avere in data 23 novembre 2017 delle precisazioni scritte che puntualizzino quanto da Lei espresso presso i corridoi della Consulta, davanti al microfono della giornalista Mediaset:

<< Ci terrei a precisare che la giornalista mi ha fatto l'intervista perché in corridoio le avevo chiesto ad alta voce se era a conoscenza delle indagini che erano in corso..quindi se io ho acconsentito che mi si facesse l'lntervista è perché volevo parlare delle indagini in corso da Marzo. Le mie parole in corridoio fuori dalla sala delle conferenze in Consulta sono state: "siete al corrente delle indagini che sono in corso sui vaccini?"..la giornalista mi risponde "No"...ce lo vuole spiegare lei? posso intervistarla?"...e io le ho risposto "Sì"...ho fatto anche presente, a telecamere accese, che le persone che erano in piazza, sapevano delle indagini e che tanti avevano aderito nei giorni precedenti alla stampa week .. ho spiegato alla giornalista cosa significava la Stampa week.. e le ho spiegato che "Visto che la stampa da Luglio nn ci ha dato voce... adesso i cittadini li informeremo noi!"...Fine! >>

Donatella De Nardo, 23.11.2017,

testimonianza scritta resa a Luca Scantamburlo, tramite email



L'audio della intervista a Donatella De Nardo, fatta da Luca Scantamburloil giorno seguente alla testimonianza resa alla troupe Mediaset alla Consulta in Roma




Il sottoscritto Luca Scantamburlo - parte offesa nel procedimento penale in corso ed autore dell'esposto depositato presso la Procura di Udine ed in copia ai NAS CC di Udine da cui il procedimento è partito, a seguito delle valutazioni dei PM - si è subito attivato ed ha fornito per corrispondenza elettronica alle Redazioni Mediaset e Direzione del TGCOM24, prova documentale delle indagini preliminari penali avviate (comunicato stampa a sua firma e del suo legale, e soprattutto la risposta ufficiale della Procura romana alla sua istanza art. 335 c.p.p. presentata a settembre 2017 in Roma città capitale), indagini che hanno già raggiunto i sei mesi, contro ignoti, cioè nei confronti di soggetti da identificare. I reati ipotizzati dai PM sono di una gravità inaudita: "medicinali guasti o imperfetti" e "delitti colposi contro la salute pubblica".

Suona davvero beffardo e paradossale la cosa: cioè che mentre i Giudici della Corte Costituzionale - organo di massima garanzia della nostra Repubblica e delle sue leggi - ascoltavano o riflettevano sulle memorie difensive prodotte in udienza e si accingevano a bocciare l'indomani il ricorso del Veneto (che rivendicava un proprio modello efficiente di politica sanitaria di vaccinoprofilassi senza obbligatorietà e basato sul dialogo ed il rispetto del consenso libero ed informato), contemporaneamente il prestigioso edificioso romano in Piazza del Quirinale assisteva nei suoi corridoi alla rivelazione di una verità giudiziaria tabù: i farmaci vaccini allargati nella loro offerta ed imposti con sanzioni e profili discriminatori da un Governo draconiano, sembrano a rischio contaminazione inorganica e tale rischio potenziale è al vaglio della magistratura ordinaria, che conduce indagini preliminari penali da mesi, all'insaputa della maggioranza della opinione pubblica. Da una parte lo Stato ed il suo più alto organo costituzionale benedicono - per così dire - i farmaci e la loro imposizione con metodi coercitivi (si dice a tutela della salute pubblica e delle sue esigenze), e dall'altra suoi apparati giudiziari inquirenti ne stanno valutando la pericolosità, a causa di possibili negligenze o falle in fase di controllo qualità, vigilanza, ed causa di probabili anomalie di produzione degli stessi. Una situazione assurda e kafkiana.

Mi auguro che la professionalità degli operatori dell'informazione di Mediaset prevalga su qualunque possibile ostacolo possa frapporsi fra una verità degna di estrema attenzione (in quanto attinente la salute pubblica, e soprattutto la sicurezza dei vaccini in uso presso prima infanzia ed adolescenza,) e la sua divulgazione all'opinione pubblica, che al momento è defraudata dal mainstream mass-mediatico il quale fa muro compatto opponendosi al suo rilascio e commento, tranne rare eccezioni, ed impedisce che la popolazione italiana sia messa a conoscenza di tale scottante verità.
Non vorrei che la lunga lista di giornali, radio, televisioni che non ottemperano ai propri doveri deontologici e verso i quali io ho espresso ed esprimo biasimo personale, si allunghi ulteriormente. Non ne sentiamo proprio il bisogno. Siamo già in una brutta posizione di classifica - in quanto a libertà di stampa nei Paesi del mondo - secondo l'ultimo rapporto di Reporters Without Borders (Reporters sans frontières): l'Italia è 52.ma nell'anno in corso, dopo la Papa Nuova Guinea. 

Luca Scantamburlo, 23.11.2017 - aggiornam. 24.11.2017
cittadino e genitore del FVG


* Qui di seguito il link al servizio Mediaset di TGCOM24, 22.11.2017, ascoltabile:
"Vaccini, no della Consulta ai ricorsi del Veneto", a cura di Manuela Maddaoloni.

* AUDIO: Il link alla intervista telefonica concessa dalla Signora Donatella De Nardo a Luca Scantamburlo, la mattina del 22.11.2017, prima che andasse in onda il servizio televisivo nel corso del telegiornale di Mediaset

* Comunicato stampa firma Avv. Grazia Antonio Romano e Luca Scantamburlo, 
09 novembre 2017

* 2017 WORLD PRESS FREEDOM INDEX
https://rsf.org/en/ranking

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