La locandina qui riprodotta sembra attuale, concepita e realizzata in questi drammatici mesi in cui tanto sangue è stato versato in Ucraina ma non dal febbraio 2022 - inizio della Operazione Militare Speciale della Federazione Russa - ma sin dal 2014, anno in cui un golpe rovesciò il legittimo Governo di Kiev ed iniziò un sanguinoso conflitto civile nel Donbass russofono della Ucraina, con migliaia di morti anche fra i civili (donne e bambini compresi).
Nondimeno, questa locandina non è recente ma risale al 28 febbraio 2016 e fu realizzata in occasione di un incontro culturale e di dibattito che vide la presenza di Giulietto Chiesa in Friuli Venezia Giulia nella località di Buja (Udine) presso la Casa della Gioventù. Chiesa fu relatore in quel giorno di quasi sette anni fa.
G. Chiesa (Acqui Terme, 4 settembre 1940 - Roma, 26 aprile 2020) è stato un giornalista italiano, uomo politico e saggista, e fu corrispondente da Mosca per tanti anni ai tempi della esistenza della Unione Sovietica.
Io incontrai per la prima volta Giulietto Chiesa nel giugno 2006 nella laguna di Venezia, presso l'Isola di San Servolo dove si tenne a quel tempo un seminario dedicato al ruolo dei mass media nel rapporto fra cittadini e potere, seminario a cui io partecipai come giornalista pubblicista accreditato. Gli parlai brevemente in privato mentre Chiesa era - seduto al bar - in compagnia di Mikhail Gorbaciov, già Segretario Generale del Comitato del Partito Comunista dell'URSS e poi Presidente dell'URSS fino alla sua dissoluzione. Gorbaciov è morto lo scorso agosto 2022 all'età di 91 anni. Con l'ex leader del Cremlino e Premio Nobel per la Pace, io ebbi poi una vivace e molto interessante conversazione pubblica durante la conferenza stampa che egli concesse in quella occasione.
Giulietto Chiesa era un giornalista serio che ascoltava le opinioni degli altri senza pregiudizio, pur avendo le sue personali idee. Nel corso degli anni - soprattutto dopo la sua inchiesta giornalistica denominata Zero - Inchiesta sull'11 settembre sul disastro aereo delle Twin Towers di New York City e sull'incidente al Pentagono (attentati "terroristici" del settembre 2001 attribuiti ad Osama Bin Laden ma che Chiesa dimostrò essere nel suo dossier una versione falsa e piena di incongruenze) e la sua esperienza con Pandora TV - era cambiato: molto più vicino alle persone e seriamente preoccupato per l'avvenire del mondo e della umanità.
Lo rividi dieci anni più tardi nel febbraio 2016 a Buja (UD), nell'incontro che ho ricordato all'inizio di questo scritto: un incontro aperto alla cittadinanza e a cui mi recai in compagnia di amici. Egli aveva oramai abbandonato certe visioni politiche ed ideologiche del Novecento che aveva abbracciato in gioventù e nel corso della sua carriera giornalistica e professionale da inviato a Mosca.
A Buja nel febbraio 2016 Chiesa parlò del rischio dello scoppio di una terza guerra mondiale ed indicò chiaramente la guerra civile in Ucraina nel Donbass come il teatro più probabile e la scintilla di questo conflitto che rischia di estendersi su vasta scala e coinvolgere le nazioni del mondo.
Per una serie di circostanze apparentemente fortuite ma che evidentemente disegnano trame che solo in prospettiva possono cogliersi nella loro importanza, io avrei dovuto parlare assieme a Giulietto Chiesa sabato 27 dicembre 2017: in quell'occasione fui ospite in Veneto ed egli - impossibilitato a partecipare in presenza - mandò un saluto video di pochi minuti ed un augurio di buon lavoro ai comitati spontanei dei genitori veneti che mi invitarono allora ed ospitarono a Treviso come relatore, in occasione dell'incontro culturale intitolato "I vaccini sono sicuri?", tenutosi presso l'Hotel Maggior Consiglio di Treviso, a cui fu invitata la cittadinanza e molti sindaci veneti.
Ripropongo qui il saluto di Giulietto Chiesa a tutti i genitori di allora che - con l'amica Michela Sorato in testa - lo avrebbero ospitato volentieri con me nella città trevigiana. Già allora Chiesa si dimostrò favorevole a perorare la causa di una apertura di una commissione parlamentare d'ìnchiesta ("d'indagine") sulle modalità troppo anomale e frettolose con cui il Governo italiano aveva inasprito le coercizioni in materia di profilassi vaccinale, con maggiori sanzioni per gli inadempienti e introducendo discriminazioni sociali nella scuola della infanzia, ed ampliando il carico di obbligatorietà vaccinale pediatrica (Legge 119/2017, conversione del Decreto 73/2017 cosiddetto "Lorenzin").
Chiesa denunciò l'abuso di potere di allora, il sospetto coinvolgimento dell'interesse di grandi case farmaceutiche, il consenso unanime e a senso unico dei mass media nel sostenere le decisioni del Governo di allora (Esecutivo Gentiloni), senza dibattito e critica, con una demonizzazione del dissenso senza precedenti a livello mass mediatico. Chiesa denunciò la legge elettorale in vigore - incostituzionale - e la trasformazione dei nostri figli in cavie di laboratorio, senza rispetto per la sovranità sul proprio corpo e il rispetto dei diritti fondamentali dell'individuo, tutelati costituzionalmente.
Giulietto Chiesa saluta in un video i comitati spontanei dei genitori veneti,
denunciando l'abuso dello Stato e l'incostituzionalità della legge elettorale e della Legge "Lorenzin". Questo video non fu riprodotto in sala per precisa scelta degli organizzatori, ma fu poi recuperato e diffuso pubblicamente dal sottoscritto alcuni mesi dopo, grazie a Michela Sorato.
Giulietto Chiesa voleva che tutte le forze democratiche e della società civile - non importa di quale colore politico - si unissero per contrastare il disegno mondialista e globalista che sta trasformando l'essere umano in merce, e che manipola continuamente la informazione e condiziona la popolazione attraverso menzogne ed inganni.
Chiesa voleva l'uscita della Italia dalla NATO perché ne aveva intuito la nuova declinazione offensiva ed aggressiva manifestata dalla Alleanza Nord Atlantica, in un chiaro disegno di espansione verso Est e conseguente accerchiamento della Russia. Chiesa era per la verità ed era un uomo vicino alle persone. Le sue previsioni geopolitiche e geomilitari si sono dimostrate corrette, così come i suoi timori e le sue preoccupazioni espresse diversi anni fa.
Questo fa di lui un uomo lungimirante ed acuto, che va preso come esempio, perché seppe abbandonare una corrente ideologica per ragionare sempre di più con la sua testa, ed aiutare le persone ad avere una informazione più completa e degna di una Società democratica.
Lo voglio ricordare con una delle sue ultime interviste, rilasciate nel 2019 a pochi mesi dalla sua morte:
Giulietto Chiesa: ''Il pericolo della terza guerra mondiale''
https://www.antimafiaduemila.com/home/alternativa/243-pace/77254-giulietto-chiesa-la-guerra-ibrida-di-oggi-e-quella-che-verra.html
"L'ultima parte dell'incontro tenutosi a Fermo lo scorso 28 dicembre con Giulietto Chiesa, moderato dal direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni, è stata dedicata alle domande dei giovani del movimento Our Voice. Per cominciare i ragazzi hanno chiesto un'opinione sul terzo conflitto mondiale che, stando alle ultime cronache, sembra essere ormai alle porte. "C'è già una guerra mondiale in corso - ha affermato Chiesa - si tratta prima di tutto di una guerra cybernetica, finanziaria ed economica. Una guerra ibrida in sostanza, che ancor prima di quella militare, ha come obiettivo quello di paralizzare città o addirittura nazioni. "
Giulietto Chiesa incontra a Fermo nelle Marche dei giovani di Our Voice,
Pochi mesi prima della sua morte, Crisi Russia-Ucraina nella prospettiva geopolitica, Dicembre 2019
Se i nostri giornalisti e la opinione pubblica avessero ascoltato di più questa voce nel deserto di Giulietto Chiesa e di tanti altri che come lui hanno lottato e lottano ancora oggi per avere una informazione libera (pensiamo al freelancer Giorgio Bianchi), oggi non saremmo in questa situazione sociale e politica così delicata, sia dal punto di vista della crisi energetica sia dal punto di vista della crisi internazionale fra Est ed Ovest.
Ne possiamo uscire visualizzando un futuro diverso rispetto al baratro di un possibile terzo conflitto mondiale. Dobbiamo visualizzare e volere fortemente un diverso scenario, andando a sanare le cause che ci hanno portato a questo, che sono sempre
* Inconsapevolezza delle dinamiche sociali e storiche nei luoghi di conflitto;
* Mancanza di informazione completa;
*Irresponsabilità di azioni e decisioni dei nostri leader politici europei, che tradiscono impegni presi solennemente a suo tempo, agendo ipocritamente e come vassalli di interessi d'oltreoceano;
*Inganni, propaganda e mancanza di verità nei fatti da parte di mass media corrotti o asserviti a un pensiero unico e dominante;
Possiamo sconfiggere tutto questo, comprese le narrazioni mistificanti nell'ambito sanitario emergenziale, desiderando un futuro diverso e rivendicando i nostri diritti umani e civili, presso chi di dovere, ed una autentica libertà di stampa e di parola.
Tutti i giorni, con parole e pensieri ed azioni civiche, giudiziarie, e manifestazioni noi tutti possiamo insieme volere e creare insieme un futuro più giusto per noi e per i nostri figli.
Un futuro migliore di oggi e non necessariamente perfetto. Per farlo, dobbiamo avere più fiducia in noi stessi e nella nostra capacità di contare qualcosa ed incidere, passo passo, giorno dopo giorno, seminando costantemente qualcosa che un giorno germoglierà.
Senza verità non può esservi giustizia e senza giustizia non può esservi pace. Questa è una delle più grandi lezioni etiche e politiche che Giulietto Chiesa ci ha lasciato come eredità del suo pensiero in difesa della democrazia più autentica e soprattutto dell'essere umano e dei suoi diritti civili ed umani.
Luca Scantamburlo
01 novembre 2022
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