Trieste ed il suo Golfo visti da Piazza dell'Unità d'Italia
Foto di Luca Scantamburlo © 2005
di Luca Scantamburlo
Domani
sarà il 10 ottobre 2017, ed in Roma Città capitale
affluiranno migliaia e migliaia di italiani ed italiane da ogni
Regione d'Italia, nelle diverse piazze concesse dalla Questura per manifestare ed assembrarsi. Oppure,
in assenza di piazze autorizzate,
i manifestanti si
muoveranno lentamente e
liberamente a piedi, come
turisti e cittadini curiosi ma desiderosi di essere presenti e
visibili nella città dei
palazzi del potere politico.
Vi parlo perché voglio portare il mio contributo di riflessione con
la mia viva voce, raccogliendo l'invito rivoltomi da Sara, una donna
e madre dell'Emilia Romagna, la quale settimane addietro – senza
piegarsi a diktat burocratici e di protocollo della dirigenza
scolastica, ossequiosa verso la legge 119/2017 – ha voluto
difendere con forza il diritto costituzionalmente garantito
all'accesso scolastico libero e garantito a tutti, non vincolato ad
un trattamento sanitario imposto con sanzioni e ricatti di
esclusione, e di dubbia costituzionalità rispetto all'art 32, 33, 34
e 77 della Costituzione della Repubblica italiana. Come quasi tutti
sapete, è atteso un pronunciamento della Consulta, a breve, sul
ricorso della Regione Veneto in materia.
Ho
conosciuto Sara a causa del mio impegno civile in difesa dello stato
di diritto, della legalità, valori che negli ultimi mesi sembrano
essere stati calpestati o travolti impunemente da chi – con il
pretesto della tutela salute pubblica – ha più che raddoppiato
l'offerta di profilassi vaccinale per la prima infanzia e
l'adolescenza, decretando d'urgenza ma in assenza di stati di
emergenza sanitaria, senza valutare il rapporto rischio / beneficio
rispetto alle diverse malattie, messe tutte inspiegabilmente sullo
stesso piano dell'obbligatorietà e della loro minaccia, come se
fossero tutte uguali, ed ignorando addirittura il fatto che la
magistratura italiana sta indagando da mesi (sin dalla primavera
2017) sulla sicurezza dei farmaci vaccini, avendo individuato alcune
criticità ed anche ipotesi di reato (due esposti sono stati
depositati in due diverse procure della Repubblica, quella di Torino
e di Udine).
Sara
– come molti italiani ed italiane – sarà in Roma in data 10
ottobre 2017, rispondendo all'appello lanciato dal dr. Antonio
Pappalardo, Generale dell'Arma dei Carabinieri in congedo dall'anno
2006. Il Generale dei Carabinieri di origine siciliana nato negli
anni'40 – oggi a riposo ma in passato già Presidente del COCER,
promosso alla fine della carriera come Generale di Brigata e Capo di
Stato Maggiore della Divisione Unità Specializzate Carabinieri - per
una breve parentesi è stato anche deputato (PSDI) e politico
dell'esecutivo di governo. Una figura eclettica e senza dubbio
carismatica, invisa a certe élite per il suo parlare schietto, senza
fingimenti; dotata fra le altre cose di un riconosciuto talento
artistico, sia in campo musicale come compositore, sia come
scrittore. Da alcuni mesi sta parlando alla coscienza del popolo, ed
in mezzo al popolo. Sta indicando una via di riscossa civile, di
riflessione etica profonda, per liberarci dal giogo dittatoriale
imposto dall'estero e mosso da interessi e lobbie sovranazionali che
sembrano influenzare sempre più le politiche governative degli
ultimi anni.
Ma
il dr. Pappalardo sa che un radicale cambiamento – per invertire la
rotta di declino economico, culturale e soprattutto sociale
intrapreso dall'Italia – partirà solo dal basso, attraverso una
presa di consapevolezza interiore, da parte del popolo. Il popolo è
sovrano, così recita la nostra Costituzione della Repubblica,
all'articolo 1: “la sovranità appartiene al popolo, che la
esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Ma
negli ultimi anni, il susseguirsi di governi tecnici e la mancata
emanazione di una legge elettorale che ripristini la legittimità ed
il voto del popolo in accordo ed armonia con la Costituzione,
sembrano tradire tale principio e fondamento della Repubblica. Il
messaggio morale e civile del Movimento Liberazione Italia –
movimento politico nazionale di cui il dr. Pappalardo è Presidente –
è chiaro: il popolo deve riappropriarsi della consapevolezza del
proprio potere e ruolo, così come deve prendere coscienza del
proprio dovere: l'art 52 infatti dice espressamente che “la
difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. All'art
48
del Titolo IV, si dice invece: “Il voto è
personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere
civico”.
Cittadino:
parola ricca di significati, che implica diritti ma anche doveri
civili, e che si contrappone alla parola suddito, propria dell'ancien
régime. Siamo ancora cittadini o siamo diventati
inconsapevoli sudditi?
Il
dr. Pappalardo – nel suo peregrinare per le diverse città italiane
in cui viene invitato, da Sud a Nord ed in cui parla come relatore ad
incontri e convegni, non manca di citare aneddoti personali e fatti
di cronaca, più o meno nota, come quando dice che la sua azione
civile, ed il suo Movimento Liberazione Italia, sono riusciti a
giungere ad un atto di portata storica anche grazie all'opera di 26
eroici cittadini lombardi, attivi anni prima ed impegnati in un
ricorso in Tribunale (poi giunto fino alla Consulta, dopo 3 gradi di
giudizio, Tribunale, Corte di Appello, Corte di Cassazione), per
chiedere il rispetto costituzionale dell'esercizio al diritto di
voto, “a suffragio universale e diretto” (artt.
56/58 Cost.), e rispettando l'ar., 48 della Costituzione:
il voto politico è “personale ed eguale, libero e segreto”.
Fu infatti l'avvocato Aldo Bozzi (n. 1934), originario di
Roma, già avvocato dello Stato e poi libero professionista, a
portare in Tribunale la questione di legittimità costituzionale
della legge elettorale in vigore dal 2005. All'avvocato Bozzi si
aggiunsero poi amici e colleghi lombardi con interventi ad ad
adiuvandum, fino a diventare 26 cittadini. Il ricorso presentato
dall'avvocato Bozzi era stato fatto per denunciare l'ingiustizia di
un premio di maggioranza che finiva con alterare il risultato delle
elezioni, ed a violare il diritto ad un “suffragio universale e
diretto” e “personale ed euguale, libero e segreto”.
Sono stati queste tre decine scarse di volenterosi e caparbi
cittadini, che avrebbero indirettamente dato l'assist al Movimento
Liberazione Italia, anni dopo.
A proposito del dr. Bozzi, una persona umile e mite a mio avviso, mi
hanno molto colpito le parole da egli pronunciate in un
video-ritratto a cura di Antonello Caporale e Antonietta De Lillo
(Marechiarofilm Produzioni), in
cui l'anziano legale dice, in riferimento ad abusi e soprusi commessi
dal potere, che ”chi governa deve essere consapevole che ci
sono i cittadini ed i cittadini possono difendersi”.
Ed
eccoci alla data dell'11 settembre 2017: il dr. Pappalardo - seguito
da alcune centinaia di cittadini che lo accompagnavano (mentre altre
migliaia giravano per Roma) - ha consegnato all'autorità di
P.S. presente in quella data in Piazza Montecitorio in Roma, un
atto di diffida ad adempiere indirizzato al Presidente della
Repubblica d'Italia, Sergio Mattarella. Un atto di diffida ad
adempiere da consegnare al Capo dello Stato, ed il tutto
evidentemente in nome del popolo sovrano. Una cosa inaudita per la
sua valenza politica e storica. Così singolare, che il funzionario
di P.S. rimase scosso dell'iniziativa, come racconta il dr.
Pappalardo stesso nel corso dei suoi incontri (“tremava”, egli
ricorda in uno dei suoi incontri con il pubblico, ed allora il
Generale dei Carabinieri lo esortò a non tremare, perché era
protagonista di un atto storico).
Quali
sentimenti contrastanti abbiano attraversato l'animo del dr.
Filiberto Mastrapasqua – dirigente Commissario di Polizia ed
autorità di P.S. - il quale, l'11 settembre 2017 ha ricevuto
pubblicamente e firmato tale atto stragiudiziale di diffida, lo
possiamo solo immaginare. Soprattutto perché egli è stato
incaricato di consegnarlo al Palazzo del Quirinale, alla Presidenza
della Repubblica.
Mai
nella storia della nostra Repubblica - che io sappia - si era
diffidata la massima carica dello Stato ad adempiere ai suoi doveri.
Cosa ha richiesto nel suo atto stragiudiziale il dr. Pappalardo,
Generale dell'Arma dei Carabinieri in congedo? L'atto
stragiudiziale in questione è un atto di esposto e diffida ad
adempiere, entro 30 giorni dalla consegna.
In
buona sostanza, con questo documento consegnato ai sensi della Legge
241/1990, si sono dati 30 giorni di tempo al Presidente della
Repubblica per lo scioglimento delle Camere, per poi andare al
voto attraverso una legge elettorale legittima (ad esempio, l'ultima
pienamente tale, chiamata anche il “Mattarellum”, Legge del 4
agosto 1993, n. 276 Norme per l'elezione del Senato della
Repubblica. Legge
4 agosto 1993, n. 277 Nuove
norme per l'elezione della Camera dei deputati).
Scioglimento
delle Camere
in
doveroso
rispetto della Sentenza nr. 1 dell'anno 2014 della Corte
Costituzionale, la quale anni fa si è espressa dichiarando
l'illegittimità costituzionale della Legge nr. 270/2005 detta Legge
Calderoli, o “Porcellum”, una legge elettorale con eccessivo
premio di maggioranza e liste bloccate, che
è stata applicata nelle ultime legislature.
Il Palazzo della Consulta –
garante della Costituzione e della legittimità delle le leggi – ha
restituito
dunque al cittadino il diritto ad esprimere voti di preferenza.
Purtroppo né il
predecessore Presidente Giorgio Napolitano, né il Presidente attuale
Sergio Mattarella, sono
riusciti a risolvere il problema, né pare abbiano trovato piena ed
indefessa collaborazione da parte del Parlamento, che non è ancora
riuscito ad elaborare una legge elettorale rispettosa della
Costituzione. L'Italicum, la successiva legge elettorale del 2015, e
valida per l'elezione della Camera dei deputati, ha
dimostrato
altri problemi.
Nel 2017 la Consulta si è pronunciata di nuovo, bocciando la nuova
legge elettorale, perché anch'essa incostituzionale.
Se
entro il termine di scadenza dei 30 giorni, il Presidente della
Repubblica non avrà dato esauriente risposta scritta al mittente,
cioè al dr. Antonio Pappalardo, questi potrà adire la via
giudiziaria con esposti-denunce - già depositati o in deposito
prossimamente - che chiedano all'Autorità giudiziaria di valutare se
esistano eventuali profili penali a carico di chi ci rappresenta e
governa, come ad esempio il reato di rifiuto od omissione di atti
di ufficio (articolo 328 del codice penale) commesso da un
pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio, oppure
l'articolo 287 del codice penale: “Usurpazione di potere
politico o di comando militare”,
per
il quale si è puniti dai
sei ai quindici anni di carcere.
Un
grave delitto – quest'ultimo - contro la personalità dello Stato,
che il dr. Pappalardo cita espressamente nel suo atto di esposto e
diffida, chiedendo già al Procuratore Capo della Repubblica di Roma,
se ricorrano gli estremi di tale reato, “a carico di soggetti
da identificare”.
Ed ancora, il Generale Antonio Pappalardo, nel suo atto di esposto
notificato alle Autorità, ricorda l'art. 28 della Costituzione
della Repubblica, il quale dice:
“I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici
sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e
amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali
casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti
pubblici”.
Il Generale dei Carabinieri in quiescenza dr. Antonio Pappalardo, ha
dunque chiesto alle massime cariche dello Stato di sospendere ogni
legge nazionale, regionale e/o provvedimento nato da questo
parlamento, illegittimo sin dall'anno 2014. Pertanto, ha chiesto
anche la sospensione immediata del Decreto Legge 73/2017 sulla
riforma vaccinale, poi convertito in Legge dal Parlamento a fine
luglio 2017 (legge 119/2017), incostituzionale a giudizio del dr.
Pappalardo ai sensi dell'art 32 della Costituzione.
Ora qualche mia riflessione personale ed interrogativo: se non vi
sarà risposta soddisfacente da parte del Presidente della Repubblica
entro il termine dei 30 giorni, cioè entro domani 10 ottobre 2017,
in teoria gli abusivi /illegittimi seduti sugli scranni dei palazzi
Madama e Montecitorio, e del Governo attualmente in carica,
potrebbero rischiare di essere colpevoli di
usurpazione di potere politico?
Non sono né un giurista né un legale avvocato penalista, e sarebbe
bene consultarsi con essi. Ma esiste concretamente questa possibilità
a mio parere, e la cosa davvero curiosa è che gli stessi comuni
cittadini – qualora questa possibilità divenga una realtà certa –
potrebbero procedere all'arresto, ma soltanto in
flagranza di reato. Perché? Perché il nostro ordinamento
giuridico lo contempla: articolo 383 del codice di procedura
penale si chiama: “Facoltà di
arresto da parte dei privati”.
“1.
Nei casi previsti dall'articolo 380 ogni persona (1) è autorizzata a
procedere all'arresto in flagranza, quando si tratta di delitti
perseguibili di ufficio.
2.
La persona che ha eseguito l'arresto deve senza ritardo consegnare
l'arrestato e le cose costituenti il corpo del reato [253 2] alla
polizia giudiziaria la quale redige il verbale [357] della consegna e
ne rilascia copia.”
L'articolo 380 del c.p.p. dice espressamente quali sono i reati per
cui anche privati cittadini possono procedere all'arresto in
flagranza, assumendo temporaneamente l'incarico di ufficiali di
Pubblica sicurezza, con poteri di polizia giudiziaria: ad esempio
devastazione e saccheggio, delitto di violenza sessuale, delitto di
riduzione in schiavitù, delitti con finalità di terrorismo ed
eversione, ecc... e delitti contro la personalità dello Stato, ai
sensi del Titolo I Capo II, Libro II del codice penale. Fra questi,
appunto, il già citato art. 287 cp:
CAPO II - Dei delitti contro la personalità interna dello Stato
Art.
287
Usurpazione
di potere politico o di comando militare.
Chiunque
usurpa un potere politico, ovvero persiste nell'esercitarlo
indebitamente è punito con la reclusione da sei a quindici anni.
Alla
stessa pena soggiace chiunque indebitamente assume un alto comando
militare.
In chiusura di questo mio intervento, credo di ben interpretare
l'azione civile e politica del Generale in congedo, dr. Antonio
Pappalardo, se dico che essa racchiude un alto messaggio morale di un
uomo che vuole tentare il tutto per tutto per salvare l'Italia dal
baratro, e dalla deriva autoritaria che mina le basi stesse del patto
sociale fra cittadini e Istituzioni. Per farlo, è disposto
addirittura a sottoporre all'esame di una rappresentanza numerosa del
popolo sovrano (che si riunirà in Roma, il 10 ottobre 2017), un
possibile Governo legale con nove persone a fare da guida politica
esecutiva, un governo legale che faccia da transizione una volta
sciolte le Camere, con una nuova legge elettorale proporzionale
rispettosa della Costituzione, e con un audace programma politico e
di rilancio economico – il quale esalti i singoli territori - e che
preveda una Italia federale divisa in sei parti, a sovranità
monetaria propria, non più dipendente dall'Europa.
Questo perché il dr. Pappalardo ed i militanti del Movimento
Liberazione Italia, vedono nel popolo sovrano l'unico soggetto
politico costituzionalmente legittimo in questo momento, essendo il
Parlamento italiano illegittimo, e così il Suo Governo. Le
Istituzioni evidentemente, attendono un segnale forte da parte del
popolo. Una nuova Costituente?
Che cosa accadrà durante e dopo il 10 ottobre 2017?
Il dr. Pappalardo si sente ripetere questa domanda incessantemente.
Egli – nel corso dei suoi incontri con la cittadinanza – risponde
così: “Voi siete i padroni del Vostro Destino. Dell'Italia e
della Vostra Terra.”
Siamo all'ultima spiaggia, all'ultima chiamata di democrazia diretta,
partecipativa e vigile della cosa pubblica. Della polis. Non so se il
Generale e le donne e gli uomini che lo seguono riusciranno nel loro
intento. Ma essi hanno indicato una via concreta di azione.
Le migliaia di genitori, madri e padri, nonni e persone di tutte le
estrazioni sociali e culturali che si riuniranno in Roma il 10
ottobre 2017, forse potranno costituire una autentica spinta
rivoluzionaria pacifica e decisiva, per spezzare la morsa di
corruzione, viltà e irresponsabilità, e restituire il cittadino ed
i suoi bisogni al centro dell'attenzione della politica, in una
cornice di autentica giustizia sociale.
L'Italia, forse, potrebbe diventare la prima nazione di una
autentica Europa delle Patrie, e non più di una Europa
tecnocratica che tutto sacrifica sull'altare di una economia di
potentati economici privati, che stanno cancellando identità
culturali e nazionali, sostituendo i popoli europei con altre genti
ed altri popoli, in fuga da Paesi devastati da conflitti e caos, che
sembrano creati ad arte.
10 ottobre 2017: chi domani sarà in Roma, potrà dire un giorno: io
c'ero.
Luca Scantamburlo
9 ottobre 2017
messaggio testuale / messaggio audio diffuso in Rete
Aggiornamento 11 ottobre 2017
di Luca Scantamburlo
Purtroppo, invece delle migliaia previste, in data 10 ottobre 2017, le persone che hanno risposto all'appello lanciato dal Movimento Liberazione Italia guidato dal dr. Antonio Pappalardo (Generale in congedo dell'Arma dei Carabinieri), sono state poche centinaia. Ma quelle poche centinaia hanno fatto la storia della Repubblica italiana, sottoponendo all'attenzione della Presidenza della Camera - una volta affluite in Piazza Montecitorio - un documento a nome del "popolo italiano sovrano" e firmato dal "Governo legittimo provvisorio", che è stato consegnato al Consigliere Politico della Presidenza della Camera, il dr. Carlo Leoni.
http://www.corrierequotidiano.it/lettera-10-ottobre
lettera 10 ottobre 2017
http://www.corrierequotidiano.it/delibera-governo-provvisorio
delibera governo legittimo provvisorio
Aggiornamento 11 ottobre 2017
di Luca Scantamburlo
Purtroppo, invece delle migliaia previste, in data 10 ottobre 2017, le persone che hanno risposto all'appello lanciato dal Movimento Liberazione Italia guidato dal dr. Antonio Pappalardo (Generale in congedo dell'Arma dei Carabinieri), sono state poche centinaia. Ma quelle poche centinaia hanno fatto la storia della Repubblica italiana, sottoponendo all'attenzione della Presidenza della Camera - una volta affluite in Piazza Montecitorio - un documento a nome del "popolo italiano sovrano" e firmato dal "Governo legittimo provvisorio", che è stato consegnato al Consigliere Politico della Presidenza della Camera, il dr. Carlo Leoni.
http://www.corrierequotidiano.it/lettera-10-ottobre
lettera 10 ottobre 2017
http://www.corrierequotidiano.it/delibera-governo-provvisorio
delibera governo legittimo provvisorio
Mi dispiace per la scarsa partecipazione a sostegno di questa mirabile iniziativa. Io apprendo solo ora. Non è facile coinvolgere le masse in battaglie pacifiche ma che scuotono le coscienze ormai assopite. Non demordete! Il 21 novembre a Roma ci sarà un'altra manifestazione, questa volta per la libertà di scelta sui vaccini. Che tante implicazioni sottende, non da ultimo ristabilire la potestà dei genitori. Supportateci! Uniamo le forze!
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