di Luca Scantamburlo
Una foto della dott.ssa Hiroko Mori,
su gentile concessione della Mori
per l'intervista con Luca Scantamburlo
© Foto Hiroko Mori, 2016
A
fronte della estesa e martellante campagna di informazione quasi a
senso unico portata avanti negli ultimi mesi da mass media, da
autorità istituzionali, da compagini politiche nazionali e regionali
(con pochissimi distinguo) sulle vaccinazioni e tutti i loro benefici
(che esistono), e sulla responsabilità genitoriale invocata per
rispondere alla salvaguardia della sanità pubblica, ho deciso di
intervistare personalmente la d.ssa Hiroko Mori, un medico che
per anni è stato a capo della Sezione Malattie infettive
dell'Istituto di Sanità Pubblica del Giappone. Un importante
ruolo governativo quello ricoperto dalla Mori, che ha raggiunto dopo
anni di lavoro in veste di ricercatrice scientifica. La d.ssa Hikoro
Mori, oggi anziana ed in pensione, pone l'accento soprattutto nel
valutare il rapporto rischio /beneficio della cosiddetta profilassi
vaccinale, e mette in guardia il pubblico nel non sottovalutare il
rischio delle reazioni avverse (che esistono anch'esse) ai vaccini,
una realtà documentata scientificamente e che tocca da vicino
soprattutto le famiglie dei Paesi avanzati, dove le condizioni
igienico-sanitarie ed i livelli di nutrizione sono nettamente
migliori rispetto a Paesi in via di sviluppo. La dottoressa H. Mori
non mette in dubbio il vantaggio che i programmi di vaccinoprofilassi
hanno avuto in determinati periodi storici, e ne sottolinea
l'importanza fondamentale che ancora oggi hanno in determinate aree
del mondo, dove le condizioni di vita - igieniche ed alimentari -
sono ancora oggi così precarie, che i benefici delle vaccinazioni
superano - a detta della dottoressa giapponese - il peso delle
reazioni avverse e degli effetti collaterali nocivi manifestate da
chi le riceve. Ma la dottoressa sottolinea che - a suo avviso - nei
Paesi avanzati del mondo, la decisione di vaccinare o meno i bambini
dovrebbe essere una scelta esclusiva dei genitori, e non imposta
obbligatoriamente dalle Autorità. Così come avviene in Germania
(terra che da diversi anni riceve migliaia e migliaia di migranti
anche da aree disagiate del Medio Oriente) ed in Giappone, entrambi
Paesi dove le vaccinazioni sono raccomandate ma non sono
obbligatorie. Infatti la vaccinazione in età pediatrica (per infanti
e bambini) è un atto sanitario che non può mai essere esente da
rischi al 100%, essendo il vaccino un farmaco e come tutti i farmaci
sono sempre possibili effetti indesiderati nocivi quando vengono
somministrati (in questo specifico caso, lo shock anafilattico è uno
di questi, ma non è il solo). Si va da quelli a breve termine,
passeggeri e reversibili, a quelli (più gravi e rari) irreversibili.
Si consulti in proposito i "bugiardini" dei vaccini in
commercio. A maggior ragione quando la somministrazione avviene per
via parenterale (intramuscolare nello specifico, per gli infanti,
saltando la barriera naturale delle mucose dell'organismo).
Chi
scrive si è formato culturalmente anche in aule universitarie
italiane, e mi è sempre stato insegnato da miei docenti di
filosofia, epistemologia e di storia della scienza, che il dubbio e
la forza della ragione e della critica costruttiva, sono le basi
della cultura e del vivere civile, e che il dissenso, se ragionato e
sorretto da pensiero logico, esercitato su teorie falsificabili che
devono essere messe alla prova e devono sempre poter essere
criticabili, sono il sale del progresso e tutto ciò è ancora più
necessario quando i dogmi intoccabili sono protetti e custoditi dal
pensiero scientifico dominante che - spesso arroccato sulle proprie
posizioni - rifiuta di analizzare le anomalie scientifiche emerse e
non si cura di dati ed evidenze scientifiche che mettono in crisi
proprio quei paradigmi dominanti che vengono difesi con le unghie e
con i denti dalle élite della comunità scientifica stessa, che per
definizione non può mai essere compatta ed avere giudizi unanimi.
Altrimenti il motore del progresso culturale e scientifico non
esisterebbe. Ecco la prima parte della mia inchiesta sui vaccini e
le reazioni avverse, nel contesto sociale e culturale di Giappone ed
Italia messi a confronto. Al lettore lascio il giudizio sulle
convinzioni etiche e mediche della dottoressa Mori, e sul tema
bioetico che fa da sfondo alla intervista (consenso e dissenso
informato, diritto all'informazione del paziente ed alla libertà di
scelta di cura, rischi e conseguenze di un atto sanitario
raccomandato od imposto obbligatoriamente dalle Autorità sanitarie
come la vaccinazione profilattica e non terapeutica, effettuata su
soggetti sani ed in buone condizioni di salute).
La seguente mia
intervista è stata divulgata in esclusiva dalla Free Lance
International Press di Roma, il 12 febbraio 2017, dopo essere
stata rifiutata da diversi periodici digitali e della carta stampata
italiana a cui l'avevo proposta, nonostante io non avessi chiesto
alcun corrispettivo in denaro per i diritti d'Autore.
La
d.ssa Hiroko Mori durante un incontro pubblico in cui
parla del
vaccino antinfluenzale (Fonte: YouTube, Google)
prima parte
INTERVISTA
CON LA
DOTTORESSA HIROKO MORI
di
Luca Scantamburlo
Dallo scandalo del vaccino MPR (1989-1993) – con la retromarcia nipponica sulla obbligatorietà a causa degli eventi avversi – al recente scandalo del particolato inorganico estraneo nei vaccini (nanoparticelle). Risponde l'ex capo del Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto di Salute Pubblica del Giappone.
"Il dolore e la disperazione che vivono i genitori dei bambini vittime
degli effetti collaterali, tormentano la loro intera vita"
Hiroko Mori, PhD
Alcune
settimane fa (a fine dicembre 2016) – attraverso un mio lettore
residente in Giappone e già membro di un corpo accademico, e che ci
ha messi in contatto - ho intervistato a distanza la dottoressa
Hiroko Mori. La Mori, che ha già compiuto ottantadue anni, è stata
ricercatrice nipponica in campo medico (soprattutto nel campo della
microbiologia, ricerca su virus e batteri, ma non solo), nonché ha
ricoperto il delicato incarico di capo della Sezione Malattie
Infettive dell'Istituto di Salute Pubblica del Giappone.
L'ho
intervistata perché in merito alla vaccinoprofilassi mi sembrava
corretto dare voce alla storia professionale di un addetto ai lavori
– oggi in pensione - che considera i genitori dei protagonisti
sempre attivi, chiamati ad essere responsabilmente vigili ed in
prima linea, in merito alle scelte di cura mediche per i loro figli.
Inoltre le "reazioni avverse" e gli "eventi avversi"
ai vaccini (effetti indesiderati, nocivi, non voluti e con stretto
oppure possibile ma non necessariamente esistente nesso causale con
il farmaco), sono una realtà scientifica ben documentata da diversi
decenni, con cui bisogna fare i conti nel campo della
vaccinoprofilassi e della farmacovigilanza più in generale.
Le
"reazioni avverse" e gli "eventi avversi"
secondo taluni Autori e ricercatori medici non corrispondono e non
vanno confusi con gli "effetti collaterali", legati invece
alle proprietà farmacologiche del farmaco stesso somministrato in
dosi normali ("side effects" in lingua inglese).
Nell'intervista sono rimasto sul più generico e meno appropriato
"side effects", cioè effetti secondari, collaterali, come
conseguenza della vaccinazione, aventi però il carattere di
"effetti avversi" ("adverse effects"). Questo lo
preciso a scanso di equivoci. Del resto, la stessa italiana Legge n.
210/1992 che riconosce degli indennizzi, parla di "effetti
collaterali derivanti dalle vaccinazioni stesse".
Il
Giappone, fra i primi Paesi al mondo come qualità della vita, con
eccellenti livelli di istruzione e con speranza di vita superiore
alla media OCSE, assunse alcuni anni fa un atteggiamento di buon
senso e di apertura ad istanze legali e sociali che qui in Europa, e
soprattutto in Italia, sembrerebbero impensabili oggi, nell'attuale
clima di allarmismo mediatico in tema vaccinazioni, sebbene anche in
Giappone lo scontro fra due diverse concezioni sull'argomento sia
stato, e sia tuttora, aspro e duro.
Nel
1992 la Corte Regionale di Tokyo (non la Corte Suprema), le
associazioni dei consumatori e soprattutto le famiglie dei
danneggiati con le loro azioni legali, misero il Governo centrale
con le spalle al muro e di fronte alle proprie responsabilità, in
tema di indennizzi per gli eventi e le reazioni avverse causate, i
cui negativi effetti vennero riconosciuti in Tribunale (si parla di
nesso causale), la cui possibilità e realtà non erano state dai
medici sufficientemente illustrate in anticipo, con chiarezza, alle
famiglie dei minori obbligate all'atto sanitario a cui erano state
chiamate (scandalo del vaccino trivalente MPR - MMR nella sua sigla
inglese - contro Morbillo-Parotite-Rosolia, avvenuto negli anni
1989-1993).
Da
questo scandalo sanitario avvenuto in terra asiatica orientale,
nacque nel 1994 una riformulazione del piano nazionale vaccini del
Giappone: fu abolita l'obbligatorietà e furono introdotti programmi
di vaccinazioni facoltative e di routine.
Noi
in Italia abbiamo dovuto attendere il 1992 per avere una legge
analoga che preveda una domanda di indennizzo da parte dei singoli
cittadini, ed un riconoscimento economico dello Stato in caso di
danno/complicanze di tipo irreversibile, a seguito di una
vaccinazione ordinata per Legge/o comandata su ordinanza di autorità
sanitaria (la nr. 210/1992 e s.m.i.).
Luca
Scantamburlo: Dottoressa Hiroko Mori, può dirci qualcosa a
proposito della sua carriera professionale in poche parole? Lei ha
85 anni, ho ragione? E Lei, è ora in pensione? La sua pregressa
posizione nelle Istituzioni nazionali di Salute del Giappone, e la
sua specializzazione come medico. Come dottore in medicina con molti
anni di esperienza, Lei ha un punto di vista originale ed
importante, perché ha lavorato per decadi in Giappone, dai tempi
difficili della Seconda Guerra mondiale sino ai tempi presenti, e
può giudicare meglio di altri medici la nuova situazione dal punto
di vista epidemiologico, e l'aggressiva campagna di vaccinazione
portata avanti da Big Pharma e da alcuni nuclei presenti all'interno
di istituzioni di salute pubblica, e presenti in circoli politici di
alto livello, in tutto il mondo, che vogliono incrementare il numero
di dosi/richiami da inoculare ai bambini ed agli infanti, sin dai
primi mesi di vita.
Hiroko
Mori, PhD: È con piacere che rispondo a questa tua intervista
scritta e tenterò di esprimere i miei punti di vista il più
chiaramente possibile. È stata davvero una grande sorpresa per me
ricevere un invito da una persona come te, così lontana, al di là
del mare, ma condividerò con te le universali ed inflessibili
preoccupazioni genitoriali in merito alla sicurezza e salute dei
loro bambini.
Innanzi
tutto sono nata nel 1934 ed ho portato avanti la mia carriera
professionale come ricercatrice medica nel campo delle malattie
infettive. Ho ottenuto il mio dottorato di ricerca (PhD) in
microbiologia (virus e batteri) nel 1964. Sebbene io sia un medico,
non ho mai lavorato su casi clinici, il che sembra ovviamente una
cosa piuttosto eccezionale. Dapprima lavorai all'Istituto di Ricerca
sul Cancro di Nagoya, nella Prefettura di Aichi, e terminai la mia
carriera governativa come Capo del Dipartimento di Epidemiologia,
Malattie Infettive, dell'Istituto di Salute Pubblica. La ragione per
cui lasciai il mio incarico governativo fu a causa dei dubbi che
nutrivo contro l'attitudine governativa assunta nei confronti
dell'amministrazione della salute pubblica.
La
mia attenzione è stata rivolta alla politica del Ministero
giapponese del Welfare, della Sanità e del Lavoro, e mi sono
impegnata per divulgare le mie preoccupazioni e punti di vista sulle
vaccinazioni e sulla discutibile politica assunta dal Governo.
1)
L.S.: Il confronto dei rischi fra gli effetti secondari delle
vaccinazioni e che cosa accade se i bambini sono infettati
naturalmente con la malattia, particolarmente i casi in cui i
bambini possono essere infettati naturalmente dal morbillo, dalla
rosolia, dalla parotite epidemica…. Ect2) Le vostre parole
pubblicate su The Japan Times, “il diritto a scegliere [le
vaccinazioni] dovrebbe essere riconosciuto come un fondamentale
diritto umano„ per i genitori, suppongo che tocchiate un argomento
sensibile e bioetico, una questione bioetica, che interessa il
consenso informato del paziente, già riconosciuto in Europa dalla
Convenzione di Oviedo; essere informato dei possibili effetti
secondari è inoltre importante, per i nuovi genitori, ma
quest'ultimi non sono spesso bene informati dai medici sugli effetti
secondari; questi negativi effetti collaterali [è più corretta
l'espressione "reazioni avverse", ndr], sono sempre
possibili ed in alcuni casi, anche mortali; potete commentare ancora
per noi la vostra dichiarazione e fornirci alcuni esempi in
proposito?3) Il fatto che tutti i vaccini siano facoltativi
in Giappone. Nessuno è richiesto per la frequenza scolastica. Anche
attualmente c'è in Giappone la medesima situazione od essi nel
frattempo sono diventati obbligatori per la frequenza scolastica?
H.M:
Naturalmente, la mia discussione è principalmente basata sulle
circostanze disponibili in Paesi avanzati dal punto di vista
sanitario, specialmente mi riferisco alle condizioni di salute nel
Giappone. I rischi degli effetti collaterali sono molto più seri e
spiacevoli quando avvengono a seguito della inoculazione, piuttosto
dei rischi che corrono i bambini quando vengono infettati
naturalmente. La maggior parte o persino tutte le malattie infettive
quali il morbillo, rosolia e parotite epidemica, possono essere
vinte naturalmente dai bambini, nelle situazioni in gli stessi siano
in buone condizioni di salute. Il dolore e la disperazione che
vivono i genitori dei bambini vittime degli effetti collaterali,
tormentano la loro intera vita. Se i genitori sono sicuri che la
vaccinazione sia necessaria, non negherei la loro convinzione, ma se
un qualunque genitore avesse un dubbio sulle vaccinazioni, alla luce
di vari effetti collaterali, gravi, riferiti, voglio sottolineare
che essi hanno il diritto di dire No.
Come
ho già dichiarato sopra, ai genitori dovrebbe essere consentito
scegliere, sia nel caso intendano vaccinare sia nel caso non abbiano
questa intenzione. In Giappone tutte le vaccinazioni sono
facoltative, ed alcune sono classificate come di routine. Sì, c'è
un atmosfera dominante in tutto il Giappone creata dagli Istituti di
Salute pubblica, dai medici, dai membri del business farmaceutico,
secondo la quale le vaccinazioni dovrebbero essere ampiamente
accettate per mantenere buona la salute pubblica. Le madri si
sentono gravemente isolate ed incolpate se scelgono di non fare
vaccinare il loro bambino durante la crescita, come raccomandato,
all'inizio della scuola materna, ecc. Anche gli anziani sono
costretti a sentirsi piuttosto colpevoli, quando vedono alla
televisione pubblicità progettate in modo persuasivo e con stelle
del cinema, se non assumono i vaccini come quelli contro l'influenza
e la polmonite. Credo che quanto sopra abbia risposto
collettivamente alle tue prime tre domande.
4)
L.S.: Le morti degli infanti di 1 anno di età, sono diminuite
nel 2013 da 205.000, dato del 1947, a 2.200. Credete che la migliore
nutrizione, le migliori condizioni igieniche sviluppate nel mondo
occidentale e nel Giappone, siano stati fattori chiave per questi
numeri? Sono interessato a capire meglio, quale fu il ruolo svolto
dai programmi di vaccinazione in tutto il mondo?
H.M.:
Credo inoltre che i bambini che crescono in ambienti estremamente
difficili dal punto di vista sanitario e nutrizionale, potrebbero
avere una migliore probabilità di sopravvivenza attraverso i mezzi
offerti dalle vaccinazioni. Gli effetti positivi possono ben
superare i rischi degli effetti secondari (collaterali). Tuttavia,
il Giappone come pure la maggior parte delle nazioni sviluppate nel
mondo, hanno da tempo vinto l'ampia diffusione delle malattie
infettive mortali. Se qualcuno sta viaggiando oltremare dove ci sono
rischi predominanti di infezione epidemica, vaccinazioni contro
malattie specifiche saranno necessarie. Nel Giappone come pure nel
vostro Paese, non ci sono più alcune malattie infettive mortali che
minacciano le nostre vite immediatamente, nella nostra vita
quotidiana. La vaccinazione ha avuto un ruolo necessario soltanto
quando la nostra condizione di vita molto era molto meno avanzata.
5)
L.S.: Che cosa accadde nel Giappone quando l'Istituto Nazionale
di Salute (o il Ministero della Salute, mi corregga se sbaglio)
introdusse il vaccino MMR (contro morbillo, parotite epidemica e
rosolia) nel 1989? Potete dirci perché è stato costretto a
eliminarli dagli scaffali 4 anni più tardi? Che cosa può dirci
delle circa 2000 persone che accusarono effetti secondari, fra i
quali la meningite asettica. E poi c'è la Legge Preventiva delle
vaccinazioni del 1994, con i Legislatori che decisero di
riclassificare la vaccinazione: ora esse sono di routine e
facoltative?
H.M.:
Il nostro istituto governativo incaricato per tutelare la salute è
chiamato Ministero della Sanità, del Lavoro e del Benessere. Non
appena il vaccino MMR è stato introdotto nel 1989, sono stati
riferiti molti seri casi di effetti collaterali che condussero alla
meningite asettica. A quel tempo, la vaccinazione era obbligatoria.
Ci vollero 4 anni affinchè il MHLW [sigla che sta per Ministero
della Salute, Lavoro e Benessere, Ministry of Health, Labour and
Welfare, ndr] riclassificasse questa vaccinazione da obbligatoria a
vaccinazione di routine (per esempio facoltativa). Inoltre cessarono
[la vaccinazione contro, ndr] la parotite epidemica [cioè gli
orecchioni, ndr] ed attualmente l'MMR è stato cambiato in MR. La
categoria di ROUTINE significa che [la vaccinazione, ndr] è
gratuita (il costo è coperto dal Governo) ed anche il momento
[l'età in cui si vaccina, ndr] è assegnato. Tutti i vaccini per
gli infanti, compreso l'MR, sono classificati come di routine.
La
categoria FACOLTATIVA si riferisce alle vaccinazioni per le quali i
destinatari [cioè gli utenti del servizio sanitario giapponese,
ndr] devono pagare, ad esempio quella contro l'influenza. Ovviamente
né quelle di routine né quelle opzionali (facoltative) sono
obbligatorie, ma molti Giapponesi, sia giovani sia anziani, sono
portati a pensare che sia un obbligo pubblico assumere le
vaccinazioni raccomandate sebbene la consapevolezza degli effetti
secondari, come pure il reale scarso effetto rispetto a quanto
annunciato al momento dell'inoculazione, stia incrementando.
6)
L.S.: “i bambini stanno perdendo la loro capacità di
guarire naturalmente„ avete detto a The Japan Times:
non vi opponete al programma di vaccinazione, ma siete d'accordo con
me se dico che la vaccinazione è soltanto uno strumento medico, che
i medici possono utilizzare, ma che dovrebbero usare con molta
attenzione e sarebbe meglio condurre alcuni analisi ed esami per
identificare eventuali allergie, prima?
H.M.:
Credo che i bambini dovrebbero essere cresciuti affinché possano
sviluppare la loro propria immunizzazione, per fare fronte alle
malattie infettive, esponendosi all'ambiente naturale, se la società
è ben sviluppata in termini di igiene pubblica. Che cosa desidero
precisare in termini di allergie, è la possibilità che molte delle
allergie riscontrate attualmente, potrebbero originariamente essere
causate dalla immunizzazione artificiale creata, avvenuta fra molti
altri fattori quali quello dell'inquinamento ambientale, ecc
7)
L.S.: Siete d'accordo con me se dico che ci sono altre linee di
difesa importanti per il corpo umano, per evitare le malattie e le
infezioni letali causati dal virus e dai batteri? È vero che nel
passato (secolo scorso), il tasso di malattie stava cadendo anche
prima dell'introduzione dei programmi di vaccinazioni?
H.M.:
Ci sono effettivamente alcune malattie abbastanza letali, che devono
ancora essere vinte dalla umanità, ma non credo che la vaccinazione
ed il farmaco siano la migliore soluzione per la salute. L'umanità
è sopravvissuta finora senza cedere alla estinzione, e deve
pertanto avere alcune forze fisiche di base con cui affronta la
maggior parte delle malattie. Tuttavia, devo dire che alcune
popolazioni che si trovano in un ambiente difficile ed altamente
avverso, necessitano della vaccinazione per diminuire l'impatto
mortale che i virus hanno sulle loro condizioni fisiche sfavorevoli.
8)
L.S.: Siete d'accordo con me se dico che vi sia un pericolo reale
nell'approntare una campagna di vaccinazione di massa per la
comunità infantile, contro un malattia con virus a RNA, perché
questo genere di virus (con la struttura a RNA, come morbillo ed
influenza) può cambiare più velocemente di quanto un virus a DNA
faccia, cioè che un RNA può geneticamente subire una mutazione in
una nuova forma più aggressiva se attaccato?
H.M.:
È ovvio che il virus a RNA continui a mutare in natura senza cause
esterne. Tuttavia, non sono sicura circa l'impatto esatto dei
vaccini sullo [virus a, ndr] RNA.
9)
L.S. Siete al corrente che alcuni ricercatori - anche qui in
Italia, per esempio il dr.. Stefano Montanari e sua moglie, la d.ssa
Antonietta Gatti – hanno scoperto che alcuni vaccini hanno metalli
non elencati nelle loro relazioni tecniche allegate [nei loro
foglietti illustrativi, chiamati volgarmente "bugiardini",
ndr]? I vaccini analizzati dagli scienziati italiani (un campione di
28 di loro), avevano nano-particelle di acciaio, titanio, ferro,
cromo, zinco, tungsteno, silicio, ect… I due ricercatori italiani
hanno analizzato il contenuto dei 28 vaccini più ampiamente usati
in Italia, con analisi di microscopia elettronica. Queste
nano-particelle metalliche sono naturalmente impurità metalliche,
probabilmente dovute ai processi di produzione differenti che
richiedono miglioramenti e protocolli di sicurezza aggiuntivi.
H.M.:
Non mi sono imbattuta sinora in questa particolare informazione.
Prenderò del tempo per leggerla quando mi riprenderò dal mio
viaggio attorno al mondo, da cui sono tornata appena una settimana
fa.
Hiroko
Mori, Ph.D.
La
dottoressa Hiroko Mori ha poi concluso la sua risposta alla mia
intervista dicendomi che un suo amico, con una buona padronanza
della lingua inglese, l'ha gentilmente aiutata a rispondere alle mie
domande, in particolare nella traduzione dall'inglese al giapponese
e viceversa, essendo trascorsi oramai 25 anni dall'ultima volta che
l'aveva usato durante i suoi studi.
FINE
PRIMA PARTE
©
Luca Scantamburlo, febbraio 2017
socio
Free Lance International Press (Roma)
Inchiesta sui vaccini e le reazioni avverse: Giappone ed Italia a confronto
FLIP,
12 febbraio 2017, Roma
Per
la riproduzione sulla carta stampata, periodici o riviste, scrivere
all'Autore per l'eventuale consenso scritto.
Segue
l'intervista in lingua inglese, dalla quale è stata tradotta in
italiano. L'intervista in lingua viene presentata qui per la prima
volta.
WRITTEN
INTERVIEW WITH HIROKO MORI,
PhD (JAPAN)
by Luca Scantamburlo
差出人:
<xxxx[...]xxxx>@angelismarriti.it>
件名:
to the kind attention of Dr. Hiroko MORI from Luca Scantamburlo -
ITALY - possible written interview with you – thanks
日付:
2016年12月1日
20:18:51
JST
宛先:
xxxx[...]xxxx@xx.com
日付:
2016年12月1日
20:18:51
JST
Luca
Scantamburlo: Doctor Hiroko Mori, please can you tell us
a little bit about your professional career, in a few words. Are you
85 years, am I right? And are you retired now? Your former position
in the Japanese National Health Institution, and your specialization
as doctor. As doctor with a lot of experience, you have a very
important and original point of view, beucase you have worked for
decades in Japan, from the difficult times of the WWII unitl the
present, and you can judge better than any other doctor, I suspect,
the new situation under the epidemiological level, and the aggressive
campaign of vaccinations carried out by Big Phrma, and by some
kernels within the health institutions and the highest political
circles, all around the world, wich want to increase the number of
shots (vaccines) into the babies, since the first months of age;
Hiroko
Mori, PhD: It is my pleasure to answer your written
interview and I will try to express my views as clearly as I can. It
was indeed a big surprise to hear from a person like you living so
far away overseas, but I share with you the universal and adamant
parental concerns over safety and welfare of their children.
First
of all, I was born in 1934 and carried out my career as a medical
researcher in the field of infectious disease. I gained my pH.D. in
the field of microbiology (virus and bacteria) in 1964. Even though
a medical doctor, I have never worked in clinical scenes which is
obviously rather exceptional. I first worked for the Institute of
Cancer Research in Nagoya, Aichi Prefecture. I ended my governmental
career as Chief, Infectious Disease, Dept. Of Epidemiology,
Institute of Public Health. The reason for my decision to leave the
government post was my doubt against the government attitude towards
public health administration. It has long been my major focus to
watch the policy of the Japanese Ministry of Welfare, Health, and
Labour in regard to vaccination and to publicize my concerns and
views on the questionable government policy.
1) L.S.: The
comparison of the risks between the side effects of vaccinations,
and what will happen if the children are infected with the disease,
naturally, Especially the cases in which the children can be
infected naturally by measles,rubella, mumps.... ect
2) L.S.: Your
words published on The Japan Times, "The
right to choose [vaccinations] should be recognized as a fundamental
human right." for the parents, I guess you
touch a sensitive and bioethical topic, a bioethical issue, which
concerns the informed consent of the patient, already recognized in
Europe by the Oviedo Convention; being aware of possibile side
effects is also important, for new parents, but often parents are
not well informed on the side effects, by doctors; these collateral
and negative effects, are always possibile and in some cases, are
even mortal; can you comment again for us your statement and give us
some examples about?
3) L.S.: The
fact that all vaccines are optional in Japan. None are required for
school attendance. Is there in Japan the same situation, even now,
or did they become mandatory for school attendance, in the meantime?
1)
~ 3) Hiroko Mori, PhD: Naturally, my discussion
is mainly based on the overall conditions available in
health-advanced countries, particularly in Japan. The risks of the
side effects are far more serious and regrettable when incurred by
inoculation than when children get infected naturally.
Most
or even all infectious diseases such as measles, rubella, and mumps,
can be overcome by children in naturally infected situations if
their health is in good condition. Parents’ grief and desperation
for putting little children to such regrettable ill-health caused by
side-effects torment their entire life. If the parents are sure
vaccination is necessary, I would not deny their belief, but if any
parent has doubt in vaccinations, in the light of reported various
serious side-effects, I want to emphasize they have the right to say
No.
As
I have already stated above, the parents should be allowed to choose
as to whether or not they want their child vaccinated. In Japan, all
vaccinations are optional and some are categorized Routine. Yet,
their is a dominant atmosphere all over Japan created by public
health institutes, medical practitioners and pharmaceutical
businesses, that vaccination should be widely accepted to maintain
good public health. Mothers feel severely isolated and blamed if
they choose not to have their child vaccinated at the publicly
recommended timing of growth, such as at the start of nursery school
, etc. Even the elderly are somewhat forced to feel guilty if they
do not take vaccines such as influenza and pneumonia when they see
persuasively designed advertisements casting famous movie stars on
TV.
I
believe the above have answered your first three questions
collectively.
4) L.S.: The
deaths of infants of 1 year old, have dropped from 205,000 in 1947
to 2,200 in 2013. Do you believe that better nutrition, the better
igienical conditions developed in the Western World and in Japan,
are key-factor for this numbers? I am interested in understand
better and What was the role played by the vaccination programs, all
around the world?
H.M.:
I also believe that children growing up in extremely poor sanitary
and nutrition environments might have a better chance of surviving
from death by means of vaccination. The positive effects may well
exceed the risks of side effects. However, Japan as well as most
developed nations in the world have long overcome the wide spread of
fatal infectious diseases. If someone is traveling overseas where
there are predominant risks of infecting epidemic diseases,
vaccination against specific disease will be necessary. In Japan, as
well as in your country, there is no longer any fatal infectious
diseases threatening our lives immediately in our daily life.
Vaccination only had a necessary role when our life condition was
much less advanced.
5) L.S.: What
happend in Japan when the National Health Institute (or Health
Ministry, correct me if I am wrong) introduced the MMR (measles,
mumps and rubella) vaccine in 1989 ? Can you tell us why it was
forced to take it off the shelves 4 years later? What about 2,000
people who suffered side effects that included aseptic meningitis.
And then there was the Preventive Vaccination Law in 1994, with
lawmakers deciding to recategorize vaccination: are they routine and
optional now?
H.M.:
Our government institute in charge of health is called Ministry of
Health, Labor, and Welfare.As soon as MMR vaccine was introduced in
1989, many serious cases of side effects leading to aseptic
meningitis were reported. At that time, vaccination was mandatory.
It took 4 years for the MHLW to re-categorize this vaccination to
Routine (i.e. optional) from Mandatory. They also dropped Mumps and
thus the MMR currently is changed to MR.
The
category ROUTINE means the cost is free (covered by the government),
and also the time (age) is assigned. All the vaccines for infants
including MR are categorized as Routine. The category OPTIONAL
refers to vaccinations the recipients must pay for, such as
influenza. Neither Routine nor Optional is obviously mandatory, but
the many Japanese, young and old, are made to think it is public
obligation to take the recommended vaccination even though awareness
of side effects as well as actual lesser effect than advertised of
inoculation is getting increasingly higher.
6) L.S.: "Children
are losing their ability to heal naturally.” you said to The Japan
Times: You do not oppose vaccination program, but you agree with me
if I say that vaccination is only one medical tool, that the doctors
can use, but they should use with much attention, and it should be
better conducting some analysis and examinations to find allergies,
before?
H.M.:
I believe children should be raised to develop their own
immunization to cope with infectious diseases by exposing themselves
to natural environment if the society is well-developed in terms of
public hygiene. What I wish to point out in terms of allergies is a
possibility that many of the allergies found now might have been
originally caused by artificially created immunization among many
other factors such as environmental pollution, etc
7) L.S.: Do
you agree with me if I say that there are other important lines of
defense for the human body, to avoid deseases and letal infections
caused by virus and bacteria? Is it true that in the past (last
century), the rate of diseases was dropping even before the
introduction of the vaccinations programs?
H.M.:
There are indeed some quite lethal diseases the mankind is yet to
overcome, but I don’t believe vaccination and medication are the
best solution for health. Mankind lasting so far without extinction
must have some basic physical strengths to cope with most diseases.
However, I must say some people in highly adverse environment need
help of vaccination to decrease the fatal impact of viruses on their
poor physical conditions.
8) L.S.: Do
you agree with me, if I say that there is a real danger in using a
mass vaccination campaign for child community, against a RNA virus
desease, because this kind of virus (with RNA structure, like
measles and flu) can change faster than a DNA virus does, I mean a
RNA can genetically mutate in a new more aggressive form if attacked
by a massive campaign of vaccination?
H.M.:
It is obvious RNA viruses keep changing in nature without outer
causes. However, I am not sure about the exact impact of vaccines on
RNA.
9) L.S.: Are
you aware that some researchers - even here in Italy, for example
Dr. Stefano Montanari and his wife, dr. Antonietta Gatti - found out
that some vaccines have even metals not listed in their technical
papers? The vaccines analized by the Italian scientists (just a
sample of them, 28), had nano-particles of Lead, Steel, Titanium,
Iron, Chrome, Zinc, tungsten, silicon, ect... The two Italian
researchers analyzed the content of the 28 most widely used vaccines
in Italy, with photos by electron microscopy. These nano-particles
of metals, are of course metallic impurities, probably due to
different production processes that require additional security
enhancements Chek their publication for more information
http://www.gruppomacro.com/prodotti/vaccini-si-o-no
H.M.:
I have not encountered this particular information so far. I will
take time to read it when I settle down from my long
around-the-world trip, from which I returned just a week ago.
Hiroko
Mori, Ph.D.
Interview
by
Luca
Scantamburlo
©
February 2017
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