martedì 10 settembre 2019

TRIBUNALE DI TRIESTE: DOPO IL RECLAMO, IL COLLEGIO SI RISERVA DI DECIDERE,




RECLAMO:
 "IL COLLEGIO
 SI RISERVA DI DECIDERE"


Davide Matesic,
genitore e cittadino attivista

31 ottobre 2019
Ieri mattina di fronte al Tribunale di Trieste c'erano circa 60/70 persone,  ad occhio e croce 

Un miracolo, visti i tempi attuali. 

Visto il freddo, la bora, ed il giorno feriale in cui il sit-in si e' tenuto.

E due associazioni Alister e UHRTA,  ed un comitato spontaneo di genitori (Sostegno genitori, SG di Pordenone ) protagoniste nel supportare una causa di contenzioso civile, che puo' avere implicazioni per migliaia di bambini qualora abbia esito favorevole ai ricorrenti.

I cori che ho ascoltato erano le parole giuste, piu' appropriate.

E' stata una protesta civile, senza parolacce, senza offese, senza estremismi.

Davanti a poliziotti, funzionari della DIGOS, davanti ad un Tempio della Giustizia, un piccolo gruppo di cittadini, genitori, nonne e nonni, o persone senza figli - provenienti dal Veneto e da diverse parti del FVG - desiderose di essere protagoniste, della vita civile, pubblica e sociale, hanno dato un grande esempio di dignita' personale collettiva , un esempio di grande umanita', nel rispetto della Legge, ma gridando a gran voce quella verita' dei fatti, e giuridica, che una deriva autoritaria istituzionale - a noi invisibile nelle gerarchie ma visibile nei modi coercitivi indiretti e manipolatori- ,  vuole annichilire.

E' stato il piu' bel esempio di protesta civile, da parte di una cittadinanza vigile e consapevole dei propri diritti umani e civili da proteggere e tutelare, e consapevole della propria fiamma spirituale di cui parlava Piero Calamandrei nel 1955, a Milano, a cui abbia partecipato. La piu' autentica e sentita manifestazione di piazza a cui io abbia mai partecipato nella mia vita, e che io abbia mai vissuto, individualmente e collettivamente.

Non il numero ha fatto la differenza, che certamente era esiguo, ma la qualita' dei sentimenti avvertiti, degli animi, e della ragione portata e sentita da tutti, condivisa.

Una fiamma di candela, che ha brillato e brilla vitale, nonostante il vento, nel mare di tenebre. E che si vede a chilometri di distanza.

Se altri genitori faranno altrettanto dal punto di vista giudiziario e di protesta civile, davanti ai Tribunali, in altre parti di Italia, sostenuti da altre realtà associative, come ieri, vi saranno piu' fiamme e luci a brillare nelle tenebre.

E si vedranno reciprocamente.

Ci sentiremo allora, se accadra', meno soli, meno accerchiati, meno impotenti. E prima o poi, qualche Collegio o Giudice monocratico, rendera' onore alla propria toga, al proprio dovere di garante della carta costituzionale. 

Il Collegio del Tribunale di Trieste "si riserva di decidere", ci ha comunicato al termine della udienza del 30 ottobre 2019.

In futuro altri potranno richiedere di sollevare alla Consulta - se non dovessimo riuscirci il mio legale ed io - il tema del rispetto della inclusione scolastica per la scuola della infanzia (primo comma art 34), ma soprattutto il tema del rispetto della persona umana (ultimo comma art 32), e della dignita' ed uguaglianza (art 3 della Costituzione ), e dei diritti inviolabili dell'uomo (art 2, ove per uomo si deve intendere l'essere umano, maschio e femmina).

Sono tutti articoli che sono in relazione gli uni con gli altri. La lettura ed interpretazione della Carta Costituzionale deve essere una lettura sistemica. Gli articoli della Costituzione sono connessi in grande equilibrio reciproco.  E cosi' vanno letti ed interpretati. 

Davanti a concetti come dignita' e rispetto della persona umana, in ambito giuridico, bioetico giuridico, il potere autoritativo dello Stato non puo' piu' avanzare spavaldo, con inganno e manipolazione, quando ostaggio di potentati sfuggevoli e sospetti conflitti di interesse .

Deve fermarsi, retrocedere, e rispettare quei limiti gia' scritti e da riscoprire e svelare , nella carta costituzionale e nella CDFUE, gia' Carta di Nizza.

Grazie a tutti , a chi era presente con me ieri in Foro Ulpiano a Trieste, ed a chi non ha potuto essere presente, e da casa ci ha pensato e sostenuti, con la mente, il Cuore, e con quel comune sentimento che ci connette tutti, come appartenenti ad una specie intelligente dell'Universo, che cerca ancora di uscire dal suo stato di minorita'. Per abitare il cosmo con piu' rispetto per se stessa, per i propri simili, e per il disegno della Creazione.

Luca Scantamburlo

31 ottobre 2019



27 settembre 2019 - aggiorn. 28 ottobre 2019

COMUNICATO STAMPA

di Luca Scantamburlo28 ottobre 2019

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COMUNICATO lampo 
di Luca Scantamburlo

BAMBINI NON VACCINATI E SCUOLA
Reclamo avverso la ordinanza di rigetto del
ricorso cautelare d'urgenza.

30 ottobre 2019, udienza fissata dal
Collegio del Tribunale di Trieste


Comunicato di aggiornamento
di Luca Scantamburlo
21 ott. 2019
DOWNLOAD il reclamo ex art. 669 terd. cpc

Comunicato di aggiornamento
di Luca Scantamburlo
02 ott. 2019

DOWNLOAD il decreto di fissazione udienza PDF

Il Collegio del Tribunale di Trieste, sez. Civile che ha in riesame l'ordinanza di rigetto firmata dal Giudice F. S. Moscato (28.08.2019) ed il conseguente reclamo dei ricorrenti (13.09.2019) - i quali sono Luca Scantamburlo/Avv Michele Rodaro del Foro di Udine (difensore su procura) - deciderà a fine ottobre 2019 in Camera di consiglio dopo la udienza ed il contestuale contraddittorio fra le parti convocate; il Collegio chiamato a pronunciarsi sul contenzioso del ricorso cautelare d'urgenza ex. art. 700 cpc rigettato dal Giudice del Tribunale ordinario, è composto come segue, dopo le nomine a cura del Presidente del Tribunale di Trieste:

Giudice Sirza, dr. Edoardo (relatore) 
Giudice  Fanelli, dr.ssa Anna Lucia
Giudice Pacilio, dr.ssa Monica

Udienza fissata in data 30 ottobre 2019, alle ore 12.15
TRIBUNALE DI TRIESTE, SEZ. CIVILE

Info dal Decreto fissazione udienza, come da
allegato .PDF, 
Tribunale di Trieste

Luca Scantamburlo
02 ottobre 2019

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Vi ringrazio di cuore per aver sostenuto me e l'Avv. Michele Rodaro del Foro di Udine nel reclamo avverso la ordinanza di rigetto del ricorso cautelare d'urgenza, datata 28 agosto 2019.
Avete sostenuto con donazioni le spese legali e di deposito del reclamo, avvenuto in extremis il 13 settembre 2019, con uno sforzo che ha unito tutta Italia , isole comprese. Senza avere certezze.
Il nostro reclamo che ha richiesto il riesame della ordinanza del Giudice Moscato, ha portato il Collegio dei tre Giudici del Tribunale di Trieste (sezione Civile) a fissare una udienza per la data del 30 ottobre 2019, alle ore 12.15.
L'ho saputo oggi dal mio legale, l'Avv. Michele Rodaro .
Nel frattempo, il mio comunicato stampa da me scritto il 20 settembre 2019, e rivisto professionalmente come lettera di un padre dal team di www.comunicatistampa.net, e' stato inoltrato a circa 9000 contatti giornalistici di tutta Italia (radio, siti web di informazione, televisioni, giornali, ecc..)
Il quotidiano "Il Gazzettino" cartaceo in data 21.09.2019, ed i portali di informazione www.politicamentecorretto.com diretto da Salvatore Viglia, e La Voce delle voci (www.lavocedellevoci.it) hanno dato spazio alla notizia.
Grazie a tutti Voi per aver creduto nella difesa del diritto costituzionale alla inclusione scolastica.
Non dimenticate il convegno di Roma del 23 ottobre 2019 dedicato al diritto costituzionale ed alla bioetica giuridica, ed il sit-in nei pressi del Tribunale penale di Piazzale Clodio, in occasione del reclamo avverso la archiviazione delle indagini sulla sicurezza dei vaccini, nel penale, il 24 ottobre 2019, che mi vede parte offesa difeso dall'Avv Alessandra Devetag del Foro di Trieste.
Per maggiori informazioni su questi due eventi, si consulti il sito
www.dirittinelcuore.net

Luca Scantamburlo 
27 settembre 2019

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TRIBUNALE DI TRIESTE: DEPOSITATO RECLAMO AVVERSO L'ORDINANZA DI RIGETTO DEL RICORSO CAUTELARE URGENTE 

Raggiunta la copertura delle spese legali del ricorso ex art. 700-669 bis c.p.c. + reclamo ex art. 669-terdecies c.p.c., avverso l'Ordinanza del Giudice Moscato (Trib. di Trieste, Sezione Civile)

PER SPESE LEGALI RICORSO CAUTELARE D'URGENZA EX ART. 700-669 bis CPC + RECLAMO ORDINANZA, R.G. 1321/2019, SEZ. CIVILE,  TRIBUNALE DI TRIESTE, SCANTAMBURLO AVVERSO MIUR

IBAN:               IT XX X XXXXX XXXXX XXXXXXXXXX
BIC/SWIFT       UNCRITM1UN9XXXXX
Conto nr.          000XXXXXXXXX
intestato a        Luca SCANTAMBURLO,  Fil. Unicredit di Cividale del Friuli (UD)

CAUSALE: “donazione modica da NOME-COGNOME RAG.SOC. donante, città residenza, EMAIL, spese reclamo ordinanza R.G. 1321/2019 L. Scantamburlo, Trib. Trieste ”

Indicare simbolo @ in disposizioni bonifico, usando la dicitura (at)

oppure, se sprovvisti di email, indicare l’indirizzo completo domicilio:

CAUSALE:  “donazione modica, da NOME-COGNOME /RAG.SOC. donante, via num. cap, città residenza, spese reclamo ordinanza R.G. 1321/2019 L. Scantamburlo, Trib Trieste”


Le indicazioni di indirizzo (email o domicilio) sono necessarie per ricevere la pezza giustificativa (ricevuta generica)  della donazione atto liberale. I dati raccolti sono soggetti alla normativa vigente sulla privacy (privatezza), Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, ed alla nuova normativa Regolamento Europeo, la nr. EU GDPR 2016/679, ed usati soltanto ed esclusivamente per i fini ed adempimenti fiscali/tributari dovuti.

In qualunque momento si potrà richiedere l’accesso e la cancellazione dei propri dati personali (fatti salvi quelli già riprodotti nei documenti a fini fiscali), ai sensi del Titolo II – Diritti dell’interessato (Codice Privacy, nr. 196/2003).



10 settembre 2019 - aggiorn. 14 settembre 2019
Il sottoscritto Luca Scantamburlo - e l' Avv. Michele Rodaro del Foro di Udine che mi assiste nel civile avverso il MIUR contro la sospensione dalla frequentazione scolastica di mio figlio (avvenuta nel marzo 2019) - dopo confronto approfondito, valutando pro e contro, abbiamo deciso di avanzare reclamo all'Autorità giudiziaria del Tribunale Civile di Trieste, avverso l'ordinanza del Giudice dr. Francesco Saverio Moscato, emanata il 28 agosto 2019.
L'ordinanza ha rigettato il ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c., per carenza del fumus boni iuris, ed il nostro provvedimento cautelare richiesto d'urgenza è stato respinto. Nello specifico il Giudice di Trieste ha ritenuto non sussistente alcuna posizione di "diritto soggettivo" da parte dei ricorrenti, i quali sarebbero titolari invece di un semplice "interesse legittimo".
Il deposito del reclamo ex art. 669-terdecies c.p.c. contro l'Istituto Comprensivo e contro il MIUR (resistenti) - difesi dall'Avv. Distrettuale dello Stato, è stato effettuato in data 13 settembre 2019.
Il reclamo verrà esaminato nei successivi venti giorni da un Collegio di tre giudici del Tribunale di Trieste (composizione collegiale), i quali hanno facoltà - qualora lo ritengano utile - di ascoltare le parti in un nuovo contradditorio, fissando eventualmente una ulteriore udienza.
Del Collegio non può far parte il giudice che ha emanato il provvedimento oggetto del reclamo. Il Collegio ha la facoltà di confermare, o revocare o modificare il provvedimento del Giudice, ed emana ordinanza che sostituisce la precedente.
Con l'aiuto fornitomi da genitori e comitati di tutta Italia, sono riuscito a pagare l'onorario dell'Avvocato Michele Rodaro, mio difensore nominato.
La somma totale della parcella dell'Avv. Rodaro - compreso il contributo unificato per i depositi degli atti - è finora (a questo grado di giudizio) pari a € 4674, somma interamente pagata a mezzo bonifico bancario (manca una quarta fattura da caricare, pari a saldo contributo unificato,  € 174).

Fatture Avv. Michele RODARO, Foro di Udine
nr. 23/29/30 anno 2019




   


Se perderò il reclamo nel civile, rischio come minimo € 6000/7000 come condanna complessiva di spese alle liti (iva e contributi forfettari inclusi).
Analoga alla cifra di sanzione che rischio se perderò il reclamo nel penale (spese alle liti escluse), a fine ottobre 2019, a Roma, presso il Tribunale penale monocratico, ove sono difeso dall'Avv. Alessandra Devetag del Foro di Trieste (il terzo legale rappresentante  a difendermi). L'udienza è fissata per il 24 ottobre 2019. Nel penale sono stato per circa due anni "parte offesa" in un procedimento che ha accertato una eventuale responsabilità penale colposa in materia di farmacovigilanza e sicurezza dei medicinali vaccini. Il mio esposto - depositato a marzo 2017 presso la Procura della Repubblica di Udine e subito trasferito alla Procura della Repubblica di Roma - per competenza territoriale - come fascicolo penale contro ignoti nello stesso mese di marzo, si è poi ingrossato divenendo fascicoli riuniti, poiché altre denunce ed esposti presentati alla Autorità giudiziaria da associazioni e cittadini, hanno contribuito ad ingrossare il faldone di indagini.

Confido che mi sosterrete con donazioni anche in caso di perdita, e non mi abbandonerete, per pagare il dovuto alla P.A.
La questione del diritto alla istruzione e della sua tutela, verrà affrontata in un convegno da me organizzato a Roma e che si svolgerà il 23 ottobre 2019 - grazie al supporto di genitori a me vicini e da tempo molto attivi nell'ambito delle azioni civili - con addetti ai lavori accademici, esperti di diritto costituzionale, e di bioetica giuridica e filosofia del diritto.
Sarà presente come relatore anche l'Avv. Alessandra Devetag del Foro di Trieste, e che parlerà di deontologia medica in rapporto ai diritti costituzionali, e dei rapporti fra scienza e politica.
Seguiranno aggiornamenti per prenotarsi al convegno - ad ingresso libero - presso il centro congressi di un hotel di prima categoria di Roma (capienza sala, 300 posti a sedere).

Grazie a tutti per aiutare me e le persone a me vicine - siano essi esperti giuridici o genitori a supporto delle cause giudiziarie e che vogliono giustizia e verità - a tenere vivo il dibattito, sensibilizzando addetti ai lavori del mondo giuridico, Istituzioni, e rivendicando il rispetto dei diritti inviolabili dell'essere umano, soprattutto dei bambini: istruzione, educazione e socializzazione senza alcuna discriminazione o vincolo a trattamenti sanitari profilattici rischiosi.

Luca Scantamburlo
10 settembre 2019 - aggiornamento 14 settembre 2019

2 commenti:

  1. Sono Gazal.

    Sei così autoritario che cedo alla voglia di sabotare i tuoi sabotaggi. Ridammi i miei post indietro, non sei autorizzato a tenerli e poi dovrai cancellarli. Sono di mia proprietà, tutti i diritti riservati.

    Quello che mi importa è metterti in disonore.

    Il peso delle tue contraddizioni ti seppellirà.

    Non tutti sono addomesticati come te, noi umani possiamo sbagliare, ma tu lo fai in modo lesivo, io non ho danneggiato nessuno : restituiscimi i miei post !

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    Risposte
    1. Gentile "Gazal",
      lei ha violato più volte negli ultimi mesi la netiquette della chat di gruppo Telegram denominato "Uniti in Verità e Giustizia", che ho contribuito a creare; con il suo comportamento fuori dalle righe spesso offensivo ed irriverente - ed il linguaggio da lei usato con questo post ridicolo si commenta da solo e conferma il tono aggressivo e da "flames" elettronico - Lei si contraddice da solo, e pubblico il suo intervento solo per dimostrarLe la inconsistenza delle sue affermazioni.
      Il tono arrogante che Lei ha assunto più volte nella chat di gruppo ha spesso offeso ed irritato più utenti. Lo stesso tono che Lei usa ora. Sono stato costretto ad estrometterla.
      Le ricordo che la libertà di espressione tutelata dalla Costituzione non le consente di offendere gli altri o altre forme irriverenti.
      Prima di estrometterla dal gruppo Lei è stato invitato ad astenersi da ulteriori mancanze di rispetto, ed a rispettare le regole comuni di interazione.
      Cancellerò tutti i suoi post come da Lei richiesto, ed il contenuto - per sola cortesia in quanto non sono tenuto a farlo - glieli farò avere consentendole di rientrare nel gruppo, ma sarà Lei a copiarseli.
      Se avrà voglia di copiarseli, ora potrà farlo, per lo stretto tempo necessario.
      Non mi importuni più per cortesia e La invito anche a non denigrare la mia persona a mezzo stampa o con qualunque mezzo, ricordandole che la diffamazione a mezzo stampa, con qualunque mezzo, è perseguibile penalmente.
      Distinti saluti
      Luca Scantamburlo

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