giovedì 25 febbraio 2021

PRESENTATO RECLAMO A SOLVIT DELLA COMMISSIONE EUROPEA: LOCKDOWN, TAMPONI E VACCINAZIONI DISCRIMINATORIE, SONO UNA LESIONE DI DIRITTI SOGGETTIVI UE

download reclamo UE Solvit

IL RECLAMO E LE SUE RAGIONI:
DIRITTI CIVILI ED UMANI TUTELATI DALLA CDFUE, VIOLATI SISTEMATICAMENTE IN AMBITO EUROPEO

Vi informo che in data 24 febbraio 2021 ho denunciato formalmente le Autorità italiane (la Presidenza del Consiglio dei Ministri) al servizio SOLVIT della Commissione Europea UE, presentando formale "reclamo" e chiedendo parere urgente del Tribunale della CGUE di Lussemburgo sulla condotta delle Autorità italiane responsabili della gestione emergenziale e della attuazione di indiscriminati lockdown , riferendomi anche alla imposizione di vaccini e tamponi in modo indiscriminato e lesivo di plurimi diritti soggettivi tutelati dalla Carta dei Diritti Fondamentali della Unione Europea (vincolante giuridicamente come atto normativo vigente sin dall'anno 2009). La procedura di reclamo con SOLVIT è gratuita; non conosco gli sviluppi del procedimento e se possano esservi eventuali costi in un secondo momento.

Ho allegato come documento la sentenza della Corte di Appello di Lisbona dell'11 novembre 2020, mostrando come essa ha difeso l'habeas corpus ed il principio consensualistico libero ed informato dei cittadini UE, in ambito medico e terapeutico.

Ho fatto presente al servizio SOLVIT della Commissione Europea che l'Assemblea del Consiglio d'Europa (che non e' organo UE, ma e' connessa in termini di diritti umani e civili) ha a fine gennaio 2021, deliberato che gli Stati devono informare i cittadini che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole”, e bisogna “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”. Infine i parlamentari hanno votato quasi in blocco per inserire un emendamento con cui si dicono contrari all'uso dei certificati di vaccinazione come passaporti. 

Attendo gli sviluppi della denuncia. È molto probabile il rigetto del reclamo, il quale potrebbe essere giudicato infondato perché l'Amministrazione Pubblica oggetto del reclamo, non appartiene ad un Paese UE diverso dal proprio, ma appartiene allo stesso Paese di residenza del denunciante (il sottoscritto).
Ma il tema dei diritti civili ed umani violati, soggiace al potere autoritativo di tutti gli Stati UE con pochi distinguo. Ad ostacolare il turismo, il lavoro e gli spostamenti transfrontalieri all'interno del Continente europeo - non solo entro i confini nazionali - ed a rendere tali spostamenti soggetti a vincoli sanitari discriminatori e lesivi del principio di proporzionalità, sono tante Autorità di tanti Stati, non solo quelle italiane. Per questo ho citato la sentenza della Corte di Appello di Lisbona del novembre 2020, un caso paradigmatico in cui la magistratura lusitana ha difeso l'habeas corpus ed il principio consensualistico di turisti tedeschi in vacanza alle Azzorre, sottoposti ad iniquo isolamento da parte delle Autorità sanitarie locali. 

Confido che se avrò bisogno del vostro supporto, anche economico in caso di spese legali, sarete al mio fianco. Anche qualora il reclamo venisse rigettato per i motivi sopra esposti, era ed è importante mettere a tema la questione sul tavolo delle Istituzioni Europee e di quella della Presidenza del Consiglio dei Ministri: il Governo Draghi e la Presidenza del Consiglio dei Ministri raccoglie la eredità di una sequela di DPCM che sono stati emanati nonostante la palese violazione del principio di legalità e della riserva di legge, cosa di cui sono responsabili la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Prof. Avv. Giuseppe Conte (ex Presidente, dimissionario) ed il Parlamento italiano che non ha rilevato la violazione di questi principi giuridici. 


POSSIBILE RIGETTO DEL RECLAMO: IMPORTANTE INDICARE QUESTA VIA PER CHI OPERA ALL'ESTERO PER LAVORO, PER STUDIO O PRESENTE COME TURISTA IN PAESI UE

Era ed è importante indicare questa procedura del reclamo SOLVIT che - anche se venisse preclusa a me in caso di rigetto - potranno intraprendere e percorrere come formale reclamo cittadini ed imprese attivi in ambito UE che trovassero ostacolo all'esercizio dei propri diritti (connessi alla propria presenza turistica oppure alla propria attività economica all'estero, in Paesi UE) a causa di discriminazioni all'ingresso di Paesi UE o all'interno di Paesi UE che imponessero in modo diretto od indiretto vincoli sanitari coercitivi anche a persone sane ed asintomatiche, invertendo l'onere della prova ed agendo con pregiudizio indiscriminato, lesivo di diritti e libertà sancite dalla Carta di Nizza CDFUE (Carta dei Diritti Fondamentali della Unione Europea,equiparata a Trattato dall'art. 6 del TUE) ed anche dalla CEDU (Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, firmata a Roma, il 4.XI.1950) di Strasburgo del Consiglio d'Europa

Luca Scantamburlo 

25 febbraio 2021

Photo by Jason Hogan, Unsplash.com, 
Yosemite National Park, California, USA, 
Standing on a sheer ledge 3,200 feet above Yosemite Valley

Nessun commento:

Posta un commento

ULTIMI POST