giovedì 19 aprile 2018

UNIVERSITÀ DI UDINE: FRA FAKE NEWS E CASTRONERIE, LA VERITÀ SUI VACCINI "INQUINATI" FA CAPOLINO


Ultimo aggiornamento: 28 aprile 2018

Ieri, nel tardo pomeriggio del 19 aprile 2018, ho presenziato fra il pubblico alla conferenza intitolata "Vaccinazioni. La più grande scoperta per la sopravvivenza dell'umanità", organizzata dall'Università degli Studi di Udine (Ufficio Divulgazione Scientifica) con la collaborazione del Comune di Udine.




Sono stato presente dalle ore 18.00 alle ore 19.30 circa, quando ho lasciato - a causa di motivi familiari - l'Aula 3 dell'Università degli Studi di Udine in Via Tomadini, prima che finisse la conferenza e dunque non ho assistito né all'intervento del Professor Andrea Cossarizza - docente Ordinario di Patologia Generale e Immunologia, Direttore della Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica e Patologia Biochimica all’Università di Modena e Reggio Emilia - né al dibattito con il pubblico; nondimeno ho diverse cose da dire.

L'ingresso del Polo economico-giuridico dell'ateneo udinese, in via Tomadini
ad Udine, che ha ospitato nella capiente Aula 3
la conferenza sui vaccini del 19 aprile 2018

Al Sindaco di Udine, Carlo Giacomello

Gentile Sindaco di Udine Carlo Giacomello, "nominato" come Lei si autodefinisce e non eletto in quanto lo è diventato da Vicesindaco - dopo le dimissioni del legittimo primo cittadino di Udine, Furio Honsell, candidato alle prossime elezioni regionali (dicembre 2017): lei afferma che vengono dette "castronerie" a riguardo dei vaccini, e che quando a farlo sono genitori di bambini autistici, viene fatto un doppio danno verso la collettività, se tali genitori sono convinti che all'origine della malattia del figlio, potrebbe esserci la vaccinazione, quando invece  - secondo Lei - la cosa non è nemmeno da prendere in considerazione.

E quando a farlo sono docenti universitari, che fra l'altro sono suoi graditi ospiti? Il professor Carlo Ennio Michele Pucillo - la cui relazione "Agente infettivo e sistema immunitario: una lunga liaison dalla notte dei tempi" è stata ben illustrata ed argomentata, chiara, approfondita ed anche garbata e ricca di humour napoletano - ad un certo punto è scivolato, forse per stress o per stanchezza, o forse proprio per mancata informazione, dicendo alla platea che i vaccini "non contengono" alluminio né formaldeide. L'unico svarione della sua relazione.

Mi spiace ma questa da egli detta è una cosa non solo inesatta, ma che falsa completamente la prospettiva di lettura della questione della somministrazione dei vaccini, della loro informazione e sicurezza, e quindi della valutazione rapporto beneficio/rischio, il quale è d'obbligo per l'assunzione di qualunque farmaco, ed i vaccini - prodotti biotecnologici - sono farmaci a tutti gli effetti, "antinfettivi ad uso sistemico" classificati "J07" secondo il codice alfanumerico assegnato dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Non esistono farmaci a rischio zero, come riconosce lo stesso Istituto Superiore di Sanità di Roma. Ed i foglietti illustrativi dei vaccini correttamente indicano che fra i componenti dei vaccini vi può essere proprio la formaldeide "in tracce", così come i sali di alluminio che vengono impiegati come adiuvanti immunologici, in diversi vaccini (ma non certo in tutti).



Su formaldeide ed alluminio: l'errore del Professor Carlo Ennio Michele Pucillo, Ordinario di Patologia Generale e Immunologia, ed il suo diritto di replica

Gentile professor Carlo Ennio Michele Pucillo, Lei è libero di scrivermi ed io le concedo diritto di replica naturalmente: nell'aula universitaria ci saranno state un paio di centinaia di persone - la maggior parte dei quali studenti universitari - e tutti l'hanno sentita dire che i vaccini non conterrebbero alluminio né formaldeide, a suo dire, e che noi dovremmo preoccuparci di più della "bistecca" alla griglia e delle "patatine", per quanto riguarda l'assunzione involontaria di alluminio e  formaldeide. Lei è al corrente che questa cosa non è esatta, ma anzi è vero esattamente il contrario, cioè che i vaccini possono contenere sia alluminio sia formaldeide, e che questi sono indicati dalle schede tecniche preparate dalle aziende farmaceutiche? 
Le faccio solo un esempio citando la composizione dell'esavalente Infanrix Hexa previsto per la prima infanzia, e cito direttamente dal sito della EMA, l'Agenzia Europea del Farmaco - The European Medicines Agency - una autorevole fonte scientifica, essendo la stessa una agenzia decentalizzata della Unione Europea la quale è responsabile per valutazione scientifica la supervisione e la sicurezza dei farmaci usati e distribuiti nella Unione Europea:


NAME OF THE MEDICINAL PRODUCT
Infanrix hexa, Powder and suspension for suspension for injection.
Diphtheria (D), tetanus (T), pertussis (acellular, component) (Pa), hepatitis B (rDNA) (HBV),
poliomyelitis (inactivated) (IPV) and Haemophilus influenzae type b (Hib) conjugate vaccine
(adsorbed).

Alcuni antigeni del vaccino esavalente sono adsorbiti proprio su sali di alluminio (fosfato ed idrossido di alluminio); eccole le quantità di alluminio - che fra l'altro è una neurotossina - presenti nel vaccino:

adsorbed on aluminium hydroxide, hydrated (Al(OH)3) 0.5 milligrams Al3+
adsorbed on aluminium phosphate (AlPO4) 0.32 milligrams Al3+

Per quanto riguarda la formaldeide, si dice espressamente che il vaccino "può contenere tracce di formaldeide", impiegata durante il processo di produzione.
" [...] The vaccine may contain traces of formaldehyde, neomycin and polymyxin which are used during the manufacturing process (see section 4.3). "

La formaldeide (o aldeide formica), come lei certamente sa (ed infatti Lei stesso correttamente messo in guardia il pubblico presente in aula, rispetto al suo essere cancerogena), è una sostanza pericolosa, riconosciuta essere cancerogena dal prestigioso ente IARC (International Agency for Research on Cancer). E come se non bastasse, addirittura il foglietto illustrativo del vaccino parla di "controindicazioni" alla somministrazione del vaccino, dicendo che il farmaco è controindicato per coloro che  mostrano ipersensibilità alle sostanze attive ed agli antibiotici presenti, fra cui proprio la formaldeide:

" [....] Hypersensitivity to the active substances or to any of the excipients listed in section 6.1, or formaldehyde, neomycin and polymyxin."

Lo IARC - Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro - definisce la formaldeide - inserita in classe 1 - come una sostanza per la quale vi sono sufficienti evidenze (prove) sull'uomo per la sua cancerogenicità, soprattutto in riferimento alla rinofaringe ed alla leucemia. Inoltre, è stata osservata un'associazione positiva tra l'esposizione alla formaldeide e il cancro sinonasale.  

[...] There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of formaldehyde. Formaldehyde causes cancer of the nasopharynx and leukaemia. Also, a positive association has been observed between exposure to formaldehyde and sinonasal cancer.
Fonte: http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol100F/mono100F-29.pdf

Interrogativo rivolto alla giornalista Maria Santoro

Lei - dottoressa Maria Santoro, giornalista pubblicista laureata in Lettere, con laurea magistrale in Italianistica, che ha coordinato i lavori come moderatore della conferenza introducendo gli ospiti - durante la sua relazione ha richiamato l'attenzione sul Testo Unico dei Doveri del Giornalista, parlando soprattutto delle cosiddette "fake news", in particolare - per contrastare il presunto fenomeno - ha richiamato l'Articolo 6 del suddetto testo deontologico, ove si parla dell'obbligo del giornalista di evitare la pubblicazione di notizie su argomenti scientifici, quando sono gravati da un sensazionalismo che "potrebbe far sorgere timori o speranze infondate", ed il comma C) del menzionato Articolo 6, in cui il giornalista è chiamato a diffondere "notizie sanitarie solo se verificate con autorevoli fonti scientifiche."

Riporto qui a beneficio del lettore il link all'intero testo
Lei è al corrente che il sottoscritto - suo ex collega fra l'altro, che ha lasciato nell'anno 2008 l'Elenco dei Pubblicisti dell'Albo del Veneto, per dimissioni, e non per radiazione - ha penato mesi prima di vedere la notizia di reato sulle indagini preliminari di natura penale pubblicata su un quotidiano, e data alla stampa in tutti i modi (anche con l'aiuto fondamentale di centinaia di genitori di tutta Italia)? Dal mese di giugno 2017 - quando ho saputo che la Procura della Repubblica di Udine aprì un fascicolo penale a marzo 2017 riguardo la sicurezza dei vaccini e la loro somministrazione, a seguito di un mio esposto depositato alle Autorità, NAS compresi - al mese di novembre 2017, mese in cui Il Fatto Quotidiano pubblicò per primo la notizia delle indagini penali da mesi in corso, e già trasferite a marzo 2017 alla Procura della Repubblica di Roma per competenza, sono un periodo di tempo molto lungo. Sono oltre cinque mesi, in cui gli italiani sono stati defraudati di una notizia importantissima.

Vaccini o medicinali guasti? Indagini sull’obbligo di legge
L’inchiesta romana riguarda anche ipotesi di delitto colposo contro la salute pubblica. Tante le denunce arrivate ai pm: verifiche sulla somministrazione
di val.pac. e Vds | 25 novembre 2017

Lei - dottoressa Santoro - sa che il comma a) dell'articolo 2 del Testo Unico dei Doveri del giornalista, uno dei fondamenti deontologici, dice espressamente:

Il giornalista:
difende il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona; per questo ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti; 
Articolo 2, Fondamenti deontologici, Testo unico dei doveri del giornalista


Lei sa spiegarmi perché diversi quotidiani italiani, e dunque suoi colleghi, abbiano sistematicamente ignorato le mie raccomandate, fax, email, ecc.... violando la deontologia professionale, cioè perché abbiano omesso di dare all'opinione pubblica una notizia di interesse così cruciale, come quella di un indagine penale sulla sicurezza dei farmaci, soprattutto durante il tempestoso dibattito parlamentare e la conversione in Legge del Decreto 73/2017, che ha riformato la vaccinoprofilassi obbligatoria per prima infanzia ed adolescenza? Una indagine penale avviata a marzo 2017, a seguito di una mia segnalazione alle Autorità della presenza di sostanze inorganiche non segnalate, inquinanti e sotto forma di corpi solidi (detriti micro e nanodimensionati)?
Tenga presente che la Procura della Repubblica di Torino indaga parallelamente a quella di Roma, sulla medesima questione (contaminazione da micro e nanoparticelle inorganiche), sin dal periodo di marzo 2017 a seguito di esposto del Codacons Torino, e l'inchiesta - partita come fascicolo non penale - è diventata penale, per farmaci guasti o imperfetti.  Le indagini di Torino sono condotte dal PM Vincenzo Pacileo, nuovo capo del Pool Salute e Sicurezza della Procura di Torino, il quale magistrato dal 2016 ha preso il posto del leggendario PM Raffaele Guariniello, andato in pensione, e che ha guidato per anni la stessa sezione. Che le indagini di Torino siano diventate penali mi è stato confermato a voce pubblicamente dal prof. Livio Giuliani, in data 11 marzo 2018 a Verona, e successivamente anche da un genitore veneto - una mamma, tale C.C. - la quale ha contattato direttamente il Codacons Torino, che le ha dato conferma della cosa via email al genitore.
Per maggiori informazioni sulla inchiesta giudiziaria di Torino, si legga l'ultimo articolo di Claudio Laugeri de La Stampa di Torino (23 febbraio 2018):

La notizia di reato - comunicazione di iscrizione parte offesa - trasmessa dalla Procura della Repubblica di Roma sul tavolo relatori dell'aula dell'Università di Udine

Ieri, prima che me lasciassi la conferenza tenutasi presso l'Aula 3, ho potuto assistere alla performance di narrativa teatrale dei "Topi da laboratorio", compagnia teatrale formata da un gruppo di giovani ricercatori accumunati dalla passione per la divulgazione scientifica, e durante la loro rappresentazione, ho inserito in un cestino che mi è stato offerto da uno di loro, la comunicazione di iscrizione a registro come parte offesa - trasmessa a me il 3 ottobre 2017 su mia istanza ai sensi dell'art 335 c.p.p. - nel cestino arancione che potete vedere in questa foto.

Il cestino arancione, sulla destra, appoggiato sul tavolo da un membro della compagnia teatrale "Topi dal laboratorio"; accanto sulla sinistra nella foto, siede al tavolo relatori il professor Andrea Cossarizza,
medico e docente universitario, ignaro del contenuto del cestino.

Ignoro se poi la mia comunicazione sia stato oggetto di attenzione e lettura durante il dibattito, avendo io lasciato la sala prima della fine lavori.

Mia figlia Sofia Scantamburlo di otto anni di età, di spalle  da me fotografata durante una "misurazione"fisica, sempre durante lo spettacolo dei "Topi da laboratorio", durante la conferenza; per una ironia del destino, mia figlia è stata scelta in platea, dopo aver chiesto alla madre presente in sala, di partecipare attivamente allo spettacolo.

Ecco il documento, da me caricato in Rete a beneficio di tutti

https://drive.google.com/open?id=16q4wOU-VGgM5I2Dic-0SyYDYVIYyKbHP

La verità - bistrattata ed ignorata da mesi in Italia, da un sistema che nel suo complesso si mostra negligente ed omertoso - è comunque arrivata sul tavolo relatori di una università italiana, seppur celata in un cestino "teatrale". Seppur celata e piegata in quattro parti.
Se per caso l'avete letta ed avete approndito consultando gli articoli del codice penale che costituiscono le ipotesi di reato, ho un quesito da rivolgervi: se vi sta a cuore veramente la tutela della salute pubblica, e la corretta informazione, per avere un giorno anche farmaci più sicuri per tutti, a disposizione e non - come sono convinto - imposti con autorità attraverso atti di medicalizzazione forzata ed in violazione di convenzioni e trattati internazionali e di principi costituzionalmente garantiti, come fate ad andare a dormire la notte?
Sapendo che dei farmaci sono potenzialmente guasti, od imperfetti (contaminati da particolato solido inorganico, anche ad alta densità atomica), e che potrebbero essere somministrati a bambini ed adolescenti, adulti ed anziani, con conseguenze imprevedibili per la salute, sia a breve sia a lungo termine, come fate cioè a dormire tranquilli con la vostra coscienza?

Luca Scantamburlo, 20 aprile 2018
parte offesa in un procedimento penale per farmaci guasti o imperfetti, e delitti colposi contro la salute pubblica, fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica di Udine a seguito esposto depositato, e trasferito presso la Procura della Repubblica di Roma a marzo 2017.
Elenco fatti criminosi:
cp. art 443
cp  art 452


RISPOSTA - COME DIRITTO DI REPLICA E RETTIFICA - 
DEL PROF. CARLO ENNIO MICHELE PUCILLO: EMAIL 20 APRILE 2018

Fri, Apr 20, 2018 10:56 am
da      Carlo Pucillo carlo.pucillo@uniud.it
To Luca Scantamburlo lucascantamburlo@aol.com

Cc sindaco sindaco@comune.udine.it

Gent.mo SIi. Scantamburlo,
la ringrazio per la gentile mail, ma penso che lei abbia compreso non correttamente quanto da me detto o non abbia ascoltato con attenzione la relazione di chi ha continuato la giornata con un intervento specifico sull’argomento. Mi spiace non aver avuto modo di conoscerla personalmente nel corso della manifestazione, ha perso un’occasione per chiedere delucidazioni.

Buona giornata

CP

RISPOSTA DI LUCA SCANTAMBURLO AL
PROFESSOR CARLO ENNIO MICHELE PUCILLO

Fri, Apr 20, 2018 11:34 am

From Luca              lucascantamburlo@aol.com
To  Carlo Pucillo carlo.pucillo@uniud.it

Gentile Professor Pucillo,
Ho compreso invece perfettamente‎ quello che Lei ha detto a riguardo di alluminio e formaldeide, avendo io conseguito nel 1993 un diploma come perito tecnico, in Chimica Industriale, ed avendo frequentato anche il biennio di Chimica Pura all'Università degli Studi di Padova, fra il 1993 ed il 1996 (studi interrotti, carriera estinta). Avevo le orecchie bene aperte ieri 19 aprile 2018 in platea, nell'Aula 3 di Via Tomadini, dell'Ateneo di Udine, ed infatti Lei non mi sta smentendo con la Sua risposta, ma sta piuttosto alludendo vagamente ad una mia presunta od ipotetica distrazione o incapacità di cogliere, o mia malinterpretazione delle sue parole.
Nondimeno, Le riconosco estrema‎ educazione, signorilità e solerzia nella sua risposta. La ringrazio.
Se la questione da me toccata è stata ripresa e puntualizzata meglio in seguito, da Lei e collega, durante la mia assenza, ne sono lieto.
Ci saranno altre occasioni per ‎conoscerci personalmente, e per rispetto nei suoi confronti, vista la sua cortesia, pubblicherò la Sua‎ replica come promesso e come è giusto, e il mio commento.
La saluto cordialmente

Dr. Luca Scantamburlo



AGGIORNAMENTO SU METALLI ED ALLUMINIO NEI VACCINI: IL PIOMBO E LA SUA TOLLERANZA, CHE DOVREBBE ESSERE "ZERO"

In data 22 aprile 2018, nel Comune di Rive d'Arcano all'Agriturismo Alle Rose che mi ha gentilmente ospitato - con Ambra Fedrigo, per un incontro con i genitori friuliani in merito all'azione nazionale civile dell'istanza al Sindaco da me proposta con Valentina De Guidi del Veronese, ed a cui hanno aderito con il loro contributo intellettuale professionisti in riposo od in attività - ho avuto il piacere di incontrare nuovamente un cittadino (M.) conosciuto a Martignacco il 17 febbraio 2018 in occasione di un mio intervento - assieme a Gianni Lannes - con l'ex Presidente della Corte Costituzionale - Paolo Maddalena; M., il cittadino, mi ha confermato quanto da me ascoltato in merito all'incontro tenuto presso il Polo economico-giuridico via Tomadini, e da me raccontato nell'articolo di cui sopra a proposito del Professor Pucillo.
Essendo egli stato fino alla fine dell'incontro, ed avendo egli ascoltato anche la relazione del Professor Andrea Cossarizza che io non avevo ascoltato, mi ha raccontato anche che il docente Cossarizza ha approfondito l'aspetto dell'adiuvante immunologico, e dunque la presenza dell'alluminio in alcuni vaccini come componente di aiuto alla risposta immunitaria, proprio come giustamente ha ricordato nella sua email il professor Carlo Ennio Michele Pucillo, inviata alla mia cortese attenzione. Dunque alla fine, l'alluminio è stato riconosciuto come componente di alcuni vaccini, in almeno una delle due relazioni degli esperti.

Nondimeno invito il professor Cossarizza - avendo visto alcune sue slides fotografate dal cittadino -  a tenere presente e ad approfondire la delicata questione degli inquinanti inorganici, in quanto- purtroppo - non è vero che nei vaccini non ci sono metalli. Infatti, probabilmente anche a seguito della azioni giudiziarie promosse dal Codacons di Torino e Roma - e dei miei interrogativi rivolti già nel febbraio 2017 allo ISS e del mio esposto depositato alla Autorità giudiziaria di Udine - lo stesso ISS di Roma ha preso posizione lo scorso luglio 2017: "i metalli nei vaccini sono presenti", e si legga in proposito il seguente articolo:

http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/ValutazioneQualitaVaccini.asp

Vaccini e vaccinazioni
Valutazione della qualità di vaccini ad uso umano
Centro nazionale per il controllo e la valutazione dei farmaci, Cncf-Vaccini, Istituto superiore di sanità
3 agosto 2017

"[...] Come menzionato prima, deve essere chiaro che anche i vaccini, come tutti i farmaci esistenti, hanno un profilo rischio-beneficio e che il cosiddetto “rischio zero” per un farmaco non esiste. 
[...] 
I risultati dello studio francese dimostrano quindi che i metalli nei vaccini sono presenti ma, se analizzati in maniera quantitativa, a livelli così bassi da non costituire in alcun modo un pericolo quando esaminati da un punto di vista tossicologico, anche in considerazione delle quantità di metalli che sono assorbiti giornalmente dall’atmosfera, dagli alimenti e da altre fonti. "


Purtroppo constato che nelle valutazioni espresse dallo Cncf-Vaccini dello Iss di Roma, non viene presa in considerazione l'analisi del rischio sotto l'aspetto del corpo estraneo, cioè sotto l'aspetto nanotossicologico, che è preponderante.
Inoltre, si fa presente che i più recenti studi scientifici - dal punto di vista neurologico e tossicologico - sul rischio da intossicazione da piombo, portano ad affermare che non vi è - e non vi dovrebbe essere - una soglia minima di tolleranza e di attenzione per questo metallo ad alta densità atomica. Qualunque concentrazione di piombo, non dovrebbe essere tollerata nell'organismo umano.
Dunque la concentrazione ammissibile massima, sarebbe zero.

Si consulti ad esempio il seguente articolo

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27837574

Psychiatriki. 2016 Jul-Sep;27(3):204-214.
"There is no safe threshold for lead exposure: Α literature review."
Vorvolakos T1, Arseniou S1, Samakouri M1.

Il piombo è un metallo, inquinante inorganico la cui presenza aumenta l'impatto sul rischio di disordini neurologici. E comporta anche rischio di insorgenza di disordini dello sviluppo, ansietà oltre che a difficoltà nella concentrazione, comportamenti antisociali e schizofrenici. La sua potenziale tossicità per il sistema nervoso centrale - in cui agisce disturbando il meccanismo di neurotrasmissione - è grande, ed è sconosciuto il livello di concentrazione che si può considerare accettabile, per non costituire un rischio per la salute. 

Luca Scantamburlo
27 aprile 2018 - ultimo aggiornamento 28 aprile 2018

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